Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, insieme con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, domani, martedì 12 marzo, alle ore 11:30 visiterà il cantiere sulla Strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento, in località Bigini.
“Insieme al Ministro Danilo Toninelli – ha scritto Conte su Facebook – sarò in Sicilia per sbloccare il primo cantiere, quello della SS 640 Agrigento-Caltanissetta, infrastruttura strategica per tutta l’isola, i cui lavori sono fermi da tempo. Rimettiamo in moto il Paese, operando concretamente”.
Le società affidatarie, infatti, proseguiranno i lavori già iniziati, impegnandosi ad ultimare nel giro di tre mesi sulla Caltanissetta-Agrigento i tratti in contrada Favarella e fino alla città nissena, e sulla Palermo-Agrigento per eliminare i semafori di Bolognetta, Vicari, e la deviazione a Villafrati, così da accelerare e snellire sensibilmente il traffico. I pagamenti alle società affidatarie saranno effettuati e garantiti direttamente da Anas che sbloccherà i fondi già accantonati.
“Dalla visita del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ci aspettiamo, finalmente, un’attenzione dello Stato alla Sicilia. Lo chiedono i cittadini, lo chiedono le imprese, lo chiedono gli operai. Lo impone il buon senso” dice l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, commentando la notizia della visita del capo del Governo al cantiere della Ss 640 Caltanissetta-Agrigento programmata.
I lavori della Agrigento-Palermo hanno avuto inizio nel 2013, sei anni fa, e dovevano concludersi entro il 2016, dopo tre anni. Il progetto preliminare di ammodernamento risale a 18 anni fa, il finanziamento è del 2005.
“E’ un’opera che, una volta ultimata sarà un’infrastruttura di collegamento indispensabile con le principali direttrici regionali, per la quale è trascorso ormai un ventennio dalla convenzione con Anas”. Lo afferma il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto.
“Ci serve sin da allora per far uscire da una marginalità socio-economica e geografica l’area centro-meridionale dell’Isola: una realtà territoriale che registra apprezzabili segnali di vivacità imprenditoriale e che potrebbe ancor più crescere quando saranno garantite adeguate condizioni infrastrutturali. – aggiunge – Per tale ragione era partita da Agrigento la protesta di 42 sindaci per lo sblocco di questo, come dell’altro importante cantiere della Agrigento-Palermo sul quale riversiamo da tempo le medesime attese”.
“Mentre c’è una parte d’Italia che dibatte dell’alta velocità o di strade a tre e quattro corsie, – osserva – qui si attende da anni che l’indispensabile diventi realtà e di propositi e di annunci ne abbiamo sentiti davvero tanti. Questa sia l’ultima riapertura e si dia finalmente addio a semafori, interruzioni, deviazioni, perché la pazienza dei siciliani è stata messa duramente alla prova”.
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