Highlander. Questa crisi di governo è in modalità highlander. Ne resterà solo uno. Tra Conte e Renzi, ovviamente. Con argomenti seri e cattiveria toscana, quasi chirurgica, Matteo Renzi ha sfilato dalla compagine di governo due ministre ed un sottosegretario.
Il Re è nudo? Forse. Ma siccome in Italia anche le cose più tragiche e delicate finiscono in farsa, ecco che la soluzione alla crisi si è presentata con la sempiterna foggia di Clemente Mastella da Benevento. Una leggenda vivente. Da giorni il telefono del buon Clemente non smette di trillare. È lui l’uomo della provvidenza (minuscolo, sia chiaro). A lui e alla consorte senatrice, Sandra Lonardo, il compito di raccattare i voti necessari per fare andare avanti la baracca. Il gruppo al Senato è già stato formato. Circolano già una dozzina di volti (e voti al Senato) per incollare Conte alla poltrona di Palazzo Chigi. Chi potrebbero essere questi novelli salvatori della Patria, eredi dei “responsabili” della stagione 2011? Oggi li chiamiamo con il suadente (e anche un po’ massonico, che in Italia non guasta) appellativo di “costruttori”.
È fantascienza. Siamo nel pieno di una Matrix tutta italiana e un po’ pecoreccia. Pensate un po’ al trattamento che Marco Travaglio riservò ai “responsabili” del 2011 ed alle parole mielose che oggi lo stesso direttore del Fatto Quotidiano sprizza a Clemente Mastella e alla sua operazione di salvataggio politico.
Il mondo alla rovescia. Per Mastella è una gran bella rivincita. Grillo, Travaglio, Conte, l’intera cabina di comando del Pd ai suoi piedi. Eppure sono gli stessi che lo hanno linciato per anni, bollandolo come “impresentabile”. La strategia politica del governo Conte Casalino è chiara: parlano alla pancia del transatlantico parlamentare, spiegano che le elezioni sarebbero un disastro, perché con le nuove regole elettorali, nessun seggio è sicuro. L’hanno fatto trapelare – per interposta persona – per voce di Ricardo Merlo, il senatore che ha dato vita al Gruppo Maie Italia 2023: “l’unica cosa che offriamo è una prospettiva politica per il futuro”. La traduzione dal politichese all’italiano è semplice.
Difficile dire quale possa essere il finale di partita. Altro che bene del paese e dei cittadini. Veramente credete che qualcuno abbia voglia di pressare il bottone “election”? Resteranno incollati alla poltrona. Diranno che non si può votare in tempi di pandemia (bugia colossale, in mezza Europa si vota in primavera). Diranno che non si può votare perché ce lo chiede l’Europa, diranno che lo fanno per salvare il Recovery fund. Bugie, fiumi di parole.
Si naviga a vista. Pd e M5S sono pronti a sdoganare il partito di Conte. Una sottile forma di auto avvelenamento dei pozzi. Quando si andrà alla conta, perché alla conta prima o poi si dovrà andare in questo Paese, il premier Conte avrà il suo bel gruzzolo di voti erosi a Zingaretti e a Grillo.
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