C’è un accenno di decrescita dei contagi da Coronavirus a livello nazionale. Un segnale positivo e incoraggiante che fa intravedere una debole luce in fondo ad un lungo tunnel. Mentre questi dati ci danno un po’ di conforto arriva anche il nuovo decreto con le nuove regole anti contagio.
In questo contesto la Sicilia, dove l’epidemia è iniziata dopo, purtroppo vede più distante il picco dei contagi e anche oggi la crescita dei positivi è significativa.
Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (giovedì 26 marzo), in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 9.658. Di questi sono risultati positivi 1.164 (170 + di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.095 persone (+159 rispetto a ieri).
Sono ricoverati 414 pazienti, di cui 68 in terapia intensiva, mentre 681 sono in isolamento domiciliare, 36 guariti e 33 deceduti (1 ad Agrigento, 2 a Caltanissetta, Palermo e Siracusa, 4 a Messina, 6 a Enna e 16 a Catania).
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 52; Caltanissetta, 48; Catania, 321; Enna, 126; Messina, 212; Palermo, 197; Ragusa, 27; Siracusa, 63; Trapani, 49.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Sul fronte politico la Sicilia inizia il proprio confronto alla ricerca di sistemi per aiutare le imprese e i singoli. In tante sono allo stremo. Raggiunto finalmente l’accordo sulla cassa integrazione in deroga mentre maggioranza e opposizione si confrontano con il governo Musumeci su un quadro di proposte sanitarie ed economiche
Ma l’attenzione è soprattutto sui respiratori che servono ad attivare i nuovi posti di terapia intensiva e che ritardano e sul reperimento dei posti letto non solo ospedalieri ma anche per le quarantene mentre a Messina non si arresta la polemica con il sindaco della città dello Stretto Cateno de Luca che oggi ha stretto d’assedio un albergo.
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