Dopo tanta attesa, il Consiglio Comunale di Palermo è pronto ad iniziare le proprie attività. Martedì 2 agosto infatti si terrà la seduta di insediamento che vedrà protagonisti i nuovi inquilini di Sala delle Lapidi. Una cerimonia di rito che sarà condotta dal primo degli eletti, ovvero Ottavio Zacco.

L’ordine del giorno

L’ordine del giorno prevede, dopo tutte le operazioni di rito, l’elezione del presidente del Consiglio Comunale. solo dopo i consiglieri comunali potranno realmente entrare nel pieno possesso del ruolo e delle relative funzioni. Gli atti ereditati dalla scorsa consiliatura, così come le emergenze in città, sono tanti ed alcune di queste emergenze vanno risolte con una certa urgenza.

Tantillo presidente, partita aperta sulla vicepresidenza

A proposito della presidenza del Consiglio Comunale, salvo clamorose sorprese delle ultime ore, l’incarico sarà ricoperto da Giulio Tantillo. L’esponente di Forza Italia garantisce il giusto mix di esperienza, essendo giunto al quinto mandato da consigliere, e di conoscenza della macchina amministrativa. Profilo sul quale, negli ultimi giorni, si sono palesate, però, alcune resistenze dal fronte di Fratelli d’Italia, in particolare da Giuseppe Milazzo. L’europarlamentare aveva chiesto una rosa di nomi alla compagine guidata a livello regionale da Gianfranco Miccichè. Ciò per non far apparire la candidatura di Tantillo come un’imposizione dall’alto. Critiche che però rientrano chiaramente nella logica delle schermaglie in vista delle prossime elezioni regionali d’autunno e che, con ogni probabilità, non causeranno particolari sussulti all’interno della maggioranza. Con riguardo al ruolo di sostituto, in casa centrodestra si guarda al profilo del consigliere comunale di Lavoriamo per Palermo Giuseppe Mancuso.

La partita della Vice presidenza

Fra le opposizioni invece si gioca la partita della vicepresidenza. Ruolo, questo si, decisamente combattuto fra le quattro compagini di minoranza: PD, M5S, Progetto Palermo e +Europa-Azione-Oso. Sul fronte che ha sostenuto il profilo di Franco Miceli nella scorsa campagna elettorale, si punta forte sul profilo di Teresa Piccione, donna vicina politicamente al deputato regionale Giuseppe Lupo, con il quale correva infatti in coppia nelle elezioni amministrative appena concluse.

Profilo però che non riscontra i favore dell’ala centrista dell’opposizione. Fatto sottolineato in una nota dal gruppo di +Europa-Azione-Oso, capitanato dall’ex candidato a sindaco Fabrizio Ferrandelli. “La formazione del consiglio comunale, purtroppo, sta avvenendo in un momento molto difficile per il nostro paese. Non siamo interessati alla spartizione di ruoli o incarichi, ma a ricercare le intese migliori che possano garantire l’efficienza del Consiglio Comunale e delle Commissioni nell’interesse dei cittadini. Per questo, e per quanto concerne la vicepresidenza che spetta alle forze di opposizione, chiediamo che l’indicazione ricada su di uno dei candidati sindaco (Miceli o Ferrandelli) che siedono in Consiglio, che sono i più autorevoli e rappresentativi, anche in termini di voti, della cosiddetta minoranza”.

Le Commissioni Consiliari

Cerchio praticamente chiuso invece sul fronte delle presidenze delle commissioni consiliari. Organi di raccordo che fanno da ponte fra il Consiglio Comunale e i vari assessori della Giunta. Secondo il criterio scelto dal centrodestra, tali figure verranno decise a giro partendo dal partito che ha ottenuto il maggiore numero di voti, per poi procedere scendendo per numero di preferenze. Prima opzione quindi per Forza Italia che opta per il profilo di Ottavio Zacco. Il primo degli eletti andrà a ricoprire, con ogni probabilità, il ruolo di presidente della Commissione Attività Produttive. Incarico già occupato nella scorsa consiliatura.

Tocca così a Fratelli d’Italia che si affida invece a Fabrizio Ferrara. Il consigliere comunale sceglierà l’incarico della commissione Bilancio. Terza in ordine di preferenze la lista di Lavoriamo per Palermo, gruppo che ha chiamato in causa il consigliere comunale Salvatore Alotta. Per lui, possibile scelta della commissione Cultura, Sport e Spettacolo. La Nuova DC si affida invece al primo degli eletti Salvatore Imperiale. L’alfiere democristiano potrebbe opzionare un incarico alle Attività Sociali. Verrebbe così il turno della Lega. Il Carroccio si è preso qualche momento in più per riflettere, per poi decidere a chi affidare il ruolo di presidente di commissione fra Alessandro Anello e Marianna Caronia. Come risaputo infatti, Sabrina Figuccia è stata scelta come assessore allo Sport da Roberto Lagalla.

Rimangono così due posti che, per il criterio sopra ricordato, spettano a Forza Italia e Fratelli d’Italia. Sul primo fronte, il profilo dovrebbe essere scelto da Gianfranco Miccichè. Visto che Giulio Tantillo andrà con ogni probabilità a ricoprire l’incarico di presidente del Consiglio Comunale, il coordinatore regionale potrebbe optare per il profilo di Pasquale Terrani. Dal lato di Fratelli d’Italia, quasi certa la scelta invece sul nome di Antonio Rini. Il sindaco di Ventimiglia di Sicilia però non avrà grande margine di manovra e sarà costretto a prendersi l’ultima commissione rimasta. Da capire ancora chi sceglierà l’opposizione per il ruolo di presidente della commissione Trasparenza e Garanzia.

La scelta dei capigruppo

Altra fronte riguarda la scelta dei capigruppo, alcuni già annunciati altri ancora da ufficializzare. Certo, da settimane, il nome di Gianluca Inzerillo come futuro capogruppo di Forza Italia in questa consiliatura. Fratelli d’Italia conferma invece il profilo di Francesco Scarpinato, già esponente di punta nel finale della scorsa consiliatura. La Lega si affida ad Alessandro Anello, mentre la Nuova DC ha già annunciato l’affidamento dell’incarico a Domenico Bonanno. Qualche incertezza in Lavoriamo per Palermo, anche se Dario Chinnici ha ottime possibilità di vincere la corsa in qualità di futuro capogruppo. Un altro segnale della presenza di Italia Viva in maggioranza visto che, lo stesso Chinnici, era il capogruppo dei renziani nella scorsa consiliatura.

Sul fronte delle opposizioni, confermato nel ruolo di capogruppo del PD Rosario Arcoleo. Stesso destino per Antonino Randazzo in direzione Movimento 5 Stelle. L’esponente pentastellato, infatti, ha ricoperto l’incarico nella prima parte della scorsa consiliatura, cedendo poi l’incarico all’ex consigliere comunale Viviana Lo Monaco. Rimangono poi i partiti degli ex candidati a sindaco, ovvero Progetto Palermo e +Europa-Azione-Oso. In questo caso, il ruolo dovrebbe essere ricoperto proprio da Franco Miceli e da Fabrizio Ferrandelli, salvo cambi dell’ultimo momento.

La geografia del Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale è quindi pronto a partire. Cinque i partiti di maggioranza (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lavoriamo per Palermo, Nuova DC e Lega), mentre saranno quattro le compagini a riempire i banchi delle opposizioni (PD, +Europa-Azione-Oso, M5S e Progetto Palermo). Quaranta consiglieri comunali che saranno così chiamati ad invertire una tendenza decisamente negativa che riguarda il capoluogo siciliano.

Sul fronte di Forza Italia, sono sette gli eletti. Si tratta di Ottavio Zacco, Caterina Meli e da Gianluca Inzerillo. Subito dietro Giulio Tantillo, Natale Puma, Leopoldo Piampiano e Pasquale Terrani. Sei gli alfieri di Fratelli d’Italia. Primo degli eletti è Francesco Scarpinato. Segue a ruota l’eurodeputato Giuseppe Milazzo, alle cui spalle si colloca Antonio Rini, fratello dell’uscente Claudia Rini. A seguire Germana Canzoneri, il consigliere comunale uscente Fabrizio Ferrara e Tiziana D’Alessandro.

Cinque seggi conquistati invece da Lavoriamo per Palermo, lista civica di Roberto Lagalla che comprende anche gli esponenti di Italia Viva. Primo degli eletti l’ex capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici, seguito da Giuseppe Mancuso, Giovanna Rappa, Salvatore Allotta e Antonino Abbate. Tre seggi invece per Prima l’Italia. Riconfermati gli uscenti Sabrina Figuccia, in testa alla preferenze, seguita da Marianna Caronia e da Alessandro Anello. Tre seggi anche per la  DC Nuova di Totò Cuffaro. L’ex presidente della Regione è riuscito a riportare il simbolo democristiano all’interno di Sala delle Lapidi. Compagine che sarà capitanata, nel prossimo Consiglio Comunale, da Salvatore Imperiale, seguito da Domenico Bonanno e da Viviana Raja.

Il fronte delle opposizioni

Con riguardo ai sedici seggi rimanenti, la coalizione progressista guidata da Franco Miceli se ne prende undici. Scranni da dividere fra PD (lista intorno all’11,6%), M5S (6,5%) e Progetto Palermo (intorno al 6%). Sotto il 5% la lista di Sinistra Civica Ecologista, guidata dall’assessore uscente Giusto Catania. La quota restante va alla coalizione di Fabrizio Ferrandelli.

Al fronte Dem andranno cinque seggi. In testa per consensi il parlamentare nazionale Carmelo Miceli, che valica quota 2100 preferenze. Profilo seguito a ruota da Teresa Piccione, dal capogruppo uscente a Sala delle Lapidi Rosario Arcoleo e dal deputato regionale Giuseppe Lupo, a cui rosicchia qualcosa l’ex vicesindaco Fabio Giambrone. Sono tre i seggi che spettano al Movimento 5 Stelle. Non cambia nulla dopo i riconteggi in casa pentastellata. Si avviano verso Sala delle Lapidi sia l’uscente Antonino Randazzo che la consigliera uscente Concetta Amella.

New entry della compagine pentastellata Giuseppe Miceli (792 – 9), che ha scavalcato nettamente nelle preferenze la capogruppo uscente Viviana Lo Monaco. L’esponente del M5S ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica in merito proprio alla candidatura dello stesso Giuseppe Miceli. Un atto firmato da alcuni attivisti e sul quale c’è stato uno scontro a distanza proprio fra Viviana Lo Monaco e il coordinatore della lista Steni Di Piazza. Quattro seggi per Progetto Palermo, con un posto che spetterà al candidato sindaco perdente Franco Miceli. Anche qui, si riconfermano i due consiglieri uscenti di Avanti Insieme, Valentina Chinnici e Massimo Giaconia, seguiti al momento da Mariangela Di Gangi.

Quattro invece i seggi che spettano alla lista di +Europa-Azione, unica a superare lo sbarramento fra le compagini messe in campo da Fabrizio Ferrandelli. Partito che si assesta intorno all’8%. Confermato ovviamente l’uscente Fabrizio Ferrandelli, così come Ugo Forello, che si riavvicina ma non abbastanza a Leonardo Canto. Seconda degli eletti in casa centrista invece Giulia Argiroffi.

Articoli correlati