“Chiediamo un immediato incontro con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, perché torni sui suoi passi ed elimini l’esclusione dei giornalisti pubblicisti dai due bandi per l’ufficio stampa della Regione”. Lo dicono il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Santino Franchina e i consiglieri regionali dell’Ordine dei giornalisti Salvo Li Castri, vice presidente, Attilio Raimondi e Santo Gallo che hanno inviato una lettera a Musumeci dopo che la Regione ha indetto una seconda selezione per l’ufficio stampa con otto in tutto i posti disponibili. Esclusi però dalle candidature i giornalisti iscritti negli elenchi dei pubblicisti, equiparati per legge ai colleghi professionisti.
“Si tratta di una palese discriminazione – dicono i rappresentati dei cronisti siciliani -, frutto di criteri che escludono anche i giornalisti professionisti con meno di 10 anni di anzianità”. “E’ inaccettabile privare molti colleghi della semplice partecipazione a un concorso pubblico – si legge nella missiva – Lanciamo un appello a Musumeci, che è anche un iscritto al nostro Ordine: non permetta che vengano ancora una volta mortificate le legittime aspirazioni di tanti giornalisti e consenta a tutti la partecipazione, così come avvenuto nelle altre regioni italiane e nel rispetto della normativa nazionale”.
La Regione ha indetto una seconda selezione per l’ufficio stampa, otto in tutto i posti disponibili. Ai vincitori sarà applicato il contratto dei dipendenti regionali. Nel dettaglio l’assessorato regionale alle Autonomie locali assegnerà cinque posti di funzionario direttivo categoria professionale D (Funzionario nei rapporti con i media – giornalista pubblico – Ufficio stampa e documentazione della Regione Siciliana) e tre posti di istruttore direttivo categoria professionale C (Istruttore nei rapporti con i media – giornalista pubblico – Ufficio stampa e documentazione della Regione Siciliana).
Tra i requisiti necessari per la partecipazione a entrambe le posizioni, l’iscrizione decennale all’elenco dei professionisti dell’Albo dei giornalisti. Per la categoria D, inoltre, è necessaria la laurea in Lettere, Scienze della comunicazione o equipollenti. L’ultimo concorso, che aveva messo in palio sei posti di categoria D e altrettanti per la C, ha visto sei vincitori: uno per la prima classe e cinque per la seconda.