Si è chiuso stamattina il meeting la “Sanità Controcorrente” organizzato all’Auditorium della Rai dall’Associazione Marco Sacchi. Buona sanità e relazioni medico/paziente sono state raccontate attraverso esperienze e sensazioni vissute e rappresentate anche attraverso le immagini da medici, pazienti, fotografi, giornalisti e studenti.
I lavori si aprono con la dichiarazione di Tony Gentile, autore della famosa fotografia dei giudici Falcone e Borsellino ed uno dei primi ad accorrere sul luogo della strage di Capaci insieme a Marco Sacchi,in cui emerge l’importanza delle immagini e del loro ruolo fondamentale nella comunicazione.
E’ stata poi una carrellata di interventi con un unico filo conduttore: la necessità di un’empatica alleanza tra medico e paziente. Le professionalità in sanità che lavorano con questo obiettivo esistono. In Sicilia si traducono in percorsi di cure straordinarie come la tangoterapia ed il nordik walking per i pazienti parkinsoniani, che riescono a fare anche mini maratone ed un teatro in azione realizzato da una “compagnia istabile”, in cui psichiatra e pazienti creano spettacoli terapeutici.
La testimonianza di Fabrizio Costagliola, un “malato da leccarsi i baffi “- come lui si definisce – è stata una lezione su quanto il rapporto con lo staff medico, soprattutto in casi complessi come il suo, sia di fondamentale importanza. E’ stata anche l’occasione per ribadire, insieme agli studenti del Regina Margherita, che il nostro Servizio Sanitario Nazionale è tra i migliori al mondo. Conoscere quanto possa offrire può essere la base per una sua ottimale gestione e sopravvivenza.
E’ ovvio che la buona comunicazione deve associarsi a fatti ed a finanziamenti strutturali e di organico. “L’accessibilità ai servizi sanitari è il tema centrale per la promozione e la tutela della salute – ha detto l’assessora alla scuola Giovanna Marano, intervenuta all’iniziativa. Serve quindi aprire ad un dialogo tra tutti i soggetti interessati e attivi sul territorio per determinare un miglioramento della fruibilità dei servizi sanitari, cominciando dall’idea della presa in carico del paziente inclusiva e relazionale, indispensabile per superare barriere e diseguaglianze. Grazie ad iniziative come questa, si può intanto proporre a partire dalle scuole una campagna di comunicazione sui diritti alla fruibilità dei servizi sanitari e la collaborazione tra mondo della sanità , delle associazioni dei pazienti e dei giornalisti potrà dare buoni frutti perché, ricordiamolo, non partiamo da zero.”
Commenta con Facebook