Il Comune di San Giuseppe Jato ricorda il piccolo Giuseppe Di Matteo. In occasione del 28mo anniversario della morte per mano mafiosa del bimbo avvenuta l’11 gennaio del 1996, verrà inaugurato il parco urbano a lui dedicato.
La cerimonia avrà inizio alle 10 di domani, giovedì 11 gennaio, nella sala multimediale Pio La Torre presso la Casa del Fanciullo e si concluderà nel parco urbano Di Matteo.
Alla cerimonia interverranno: Giuseppe Siviglia, sindaco di San Giuseppe Jato, Edy Tamajo, assessore regionale Attività Produttive, Massimo Mariani, prefetto di Palermo, Vito Calvino, questore di Palermo, generale Luciano Magnini, comandante provinciale dei carabinieri, generale Domenico Napolitano, comandante provinciale guardia di finanza, Nicola Vernuccio (città Metropolitana), don Ferdinando Troia (arcivescovo di Monreale).
Proiezione del video degli alunni dell’istituto Riccobono di San Giuseppe Jato. Previsti anche brevi interventi degli alunni della scuola.
Inoltre, al parco urbano si esibiranno il baby violinista Samuele Palumbo vincitore di Tu Si Que Vales 2023 e gli alunni dell’istituto comprensivo Riccobono su famosi brani: Esseri Umani e Supereroi. Saranno presenti oltre ai familiari del piccolo Giuseppe Di Matteo i sindaci del consorzio Sviluppo e Legalità e diverse autorità civili, militari e religiose.
Il primo parco su terreni confiscati alla criminalità organizzata ed è stato intitolato appunto al piccolo rapito e ucciso dalla mafia nel 1996. L’intitolazione è avvenuta lo scorso anno, nel giorno dell’anniversario del delitto.
Il progetto è stato voluto dalle commissarie dell’amministrazione comunale Esther Mammano, Federica Nicolosi e Susanna Conte, ha previsto la riqualificazione dell’area sequestrata grazie a fondi del ministero dell’Interno, nonché l’arricchimento naturalistico del terreno con 260 piante, alberi e arbusti di diverse specie, tutte tipiche della zona, a tutela della biodiversità, messe a dimora grazie alle donazioni e all’impegno di un gruppo di imprese che fanno parte della rete #GreenHeroes.
Giuseppe Di Matteo fu ucciso dai clan mafiosi rivali per vendicarsi contro il padre che era diventato collaboratore di giustizia. Venne strangolato e il suo corpo sciolto nell’acido. Giuseppe Di Matteo era nato a Palermo il 19 gennaio 1981, fu rapito il pomeriggio del 23 novembre 1993, all’età di 12 anni, in un maneggio di Piana degli Albanesi, da un gruppo di mafiosi che agivano su ordine di Giovanni Brusca, allora latitante e boss di San Giuseppe Jato.