“Il governo, nel 2014, con il piano ‘Italia Sicura’ stanziò 789 milioni di euro per mitigare il rischio di dissesto idrogeologico in Sicilia. Ad oggi – dichiara il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli – ne sono stati spesi ben pochi. Si tratta di uno scempio amministrativo: noi siamo un territorio ad alto rischio. Lo è Palermo, ricordiamo tutti l’alluvione del 2020, così come siamo tutti a conoscenza dei continui allagamenti che avvengono a Partanna ogni volta che piove. Abbiamo una classe dirigente in Regione e al Comune che non sa progettare né spendere – continua il candidato sindaco -. E chi, fino ad oggi, non ha saputo utilizzare gli ingenti fondi che avevamo a disposizione è responsabile di fronte alla cittadinanza della mancata messa in sicurezza”.
Gli impegni
“Da Sindaco – aggiunge Ferrandelli – non dormirò la notte fino a quando non sarà stato fatto tutto il possibile per mettere al riparo la nostra città dal dissesto idrogeologico. Abbiamo contezza di quanto va fatto a partire dai progetti ad oggi non ancora esecutivi né presso la struttura commissariale del dissesto idrogeologico, né in seno al Comune”.
Le priorità
Ferrandelli cita tra le priorità il canale di gronda per regimentare le acque a monte, lungo tutto il Viale Regione Siciliana, il canale Mortillaro, il centro storico con i fiumi Chemonia e Papireto, Baida e Altarello; ma anche l’ampliamento della progettazione in chiave di rischio idrogeologico tra Partanna e Mondello, Sferracavallo, Canale Boccadifalco. “Su questo – conclude Ferrandelli – siamo già al lavoro. La sicurezza dei palermitani va garantita a 360 gradi”.
I fondi dal governo nazionale
Nel febbraio scorso il ministero dell’Interno ha pubblicato il decreto 1 febbraio 2022 con cui è stato approvato il modello di certificazione per la presentazione della richiesta di accesso al contributo relativo all’annualità 2022, per il finanziamento di spese di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa a interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio degli enti locali e per investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti. Per l’anno 2022 le risorse disponibili ammontano a 320 milioni di euro.
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