“Casse del Comune in rosso, “. A lanciare l’allarme sono i candidati sindaco Fabrizio Ferrandelli e Ismaele La Vardera.
“Debiti fuori bilancio che conosceremo tra due anni. Conti delle società partecipate nei guai. Ed è solo la punta dell’iceberg. La gravissima situazione economica del Comune ci preoccupa e non poco – sottolinea Ferrandelli-. Non pensavo che Orlando potesse creare un simile baratro. L’ennesimo anticipo di cassa, addirittura per pagare gli stipendi – precisa Ferrandelli – è la dimostrazione non solo di una grave criticità gestionale, ma anche di una mancanza di visione progettuale, in grado ad esempio di drenare finanziamenti comunitari”.
“Anticipi di cassa che avranno pesanti ricadute sia sulle casse del Comune ma soprattutto sui cittadini. Alla somma da restituire va infatti aggiunto almeno mezzo milione di euro di interessi. Soldi che potrebbero essere investiti in servizi per la cittadinanza. E invece – continua il candidato – si procede con bilanci di previsione sovradimensionati rispetto ai precedenti, erogazioni di contributi a pioggia, da parte delle controllate, per manifestazioni di quartiere, piani di promozione e campagne di assunzioni, poi bloccate. Sono seriamente preoccupato per il futuro di questa città – conclude Ferrandelli – e prima mettiamo ordine meglio è. Altrimenti non ci sarà più possibilità di ripresa”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche La Vardera che dice: “Il Comune di Palermo in questa giorni si sta facendo anticipare dalla BNL 182 milioni di euro perché non ci sono i soldi in cassa per gli stipendi! Orlando per anni ha millantato quanto fosse in ordine il bilancio del Comune. La verità è che anni di entrate sovrastimate, di ritardati pagamenti ai fornitori arrivati sino ai due anni, utilizzando di fatto le imprese creditrici come finanziarie inconsapevoli, ZTL e multe a tappeto, non bastano più per nascondere la realtà: le casse sono a secco , i debiti aumentano e si avvicina lo stato di dissesto – sottolinea -. Questa operazione, che costerà ai contribuenti 400.000 euro di interessi, viene fatta ora e non prima,per far arrivare soldi ai dipendenti pagati parzialmente delle municipalizzate e magari a quei fornitori che da anni aspettano il dovuto appena in tempo per la campagna elettorale. Il re è nudo”.
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