Sono stati completati i lavori di restauro di alcuni affreschi nell’ex convento di San Francesco di Paola, oggi caserma Ruggero Settimo. Grazie alla collaborazione tra l’Esercito Italiano e la Soprintendenza per i Beni culturali e Ambientali di Palermo, è stato possibile restaurare cinque dei nove affreschi rinvenuti sulle pareti dell’ingresso della sala della Congregazione dell’Immacolata, ricoperti da uno spesso strato di intonaco. Giunti a conclusione anche i lavori di restauro della “Cavallerizza” di Palazzo dei Normanni, ubicata all’interno del bastione che accoglie i giardini pensili dell’Assemblea regionale siciliana e attualmente in uso al Comando militare Esercito “Sicilia”.
L’immobile torna al suo antico splendore dopo un’importante opera di riqualificazione, che ha consentito lo sgombero del grande spazio interno dalle strutture prefabbricate e la riqualificazione della scuderia reale in un salone monumentale per le conferenze.
Presenti all’evento l’assessore regionale ai Beni Culturali Francesco Pietro Scarpinato, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il comandante delle forze operative Sud, generale di corpo d’armata Angelo Michele Restuccia, il comandante militare dell’Esercito in Sicilia generale di divisione Maurizio Angelo Scardina e la soprintendente di Palermo Selima Giuliano.
“Grazie alla proficua collaborazione tra istituzioni civili e militari – ha detto l’assessore ai beni Culturali e identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato – siamo riusciti a recuperare nell’Ex convento di San Francesco le decorazioni di importante valore storico e artistico, che si pensava fossero perdute. La disponibilità e sensibilità degli uomini dell’Esercito Italiano e il lavoro svolto con professionalità e dedizione dalla Soprintendenza, ci incoraggia a proseguire questa fruttuosa collaborazione. Per quanto riguarda il recupero della Cavallerizza di Palazzo dei Normanni, grazie al progetto redatto dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo è stato possibile dare corso ad una definitiva sistemazione e valorizzazione degli spazi”.
Nel caso della Caserma Ruggero Settimo, le scene raffigurate rappresentano momenti della Passione e Resurrezione di Cristo: Gesù nell’orto degli Ulivi, La Flagellazione, La Crocifissione, Gesù muore sulla Croce, Cristo Risorto, Cristo risorto appare alla Madonna, Ascensione di Gesù Cristo, La Pentecoste, La Morte della Vergine.
Per quanto riguarda la Cavallerizza del palazzo reale ci sono voluti 265 giorni e 720 mila euro finanziate con risorse del “Piano Sviluppo e Coesione 2014-2020 “della Regione Siciliana per completare i lavori di restauro, eseguiti dalla ditta Cassano srl di Mazara del Vallo. I lavori sono stati svolti nell’ambito dell’accordo sottoscritto nel 2020 tra l’Assemblea Regionale siciliana – Fondazione Federico II e il Comando militare Esercito “Sicilia” per la valorizzazione e la fruizione culturale degli ambienti ad oggi inaccessibili e grazie al progetto redatto dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo.
Gli interventi hanno riguardato il rinvenimento di una pavimentazione cinquecentesca, mantenuta a vista; l’adeguamento energetico dell’edificio, oltre che la spazzolatura, pulitura e consolidamento delle pareti, con la collocazione di nuovi infissi in legno e degli impianti. Nel corso degli scavi archeologici all’interno della Cavallerizza sono state trovate tracce di pavimentazione preesistente, ancora in corso di studio.
“Grazie a quest’intervento – ha detto la soprintendente di Palermo Selima Giuliano – è stato possibile consolidare le strutture, recuperare l’autenticità del luogo, migliorandone l’accessibilità, ma soprattutto arricchire l’offerta culturale di Palermo che si riappropria di un bene storico della città”.