Legambiente Sicilia critica il bando dell’assessorato regionale all’Energia e dei Servizi di pubblica utilità per una gara per il completamento della costruzione della diga di Blufi, nel Palermitano.
“È incredibile come persista ancora la vecchia politica delle grandi opere, inutili, e non quella delle manutenzioni, recuperi e restauri”. Lo dichiara Gianfranco Zanna presidente di Legambiente Sicilia.
“Si tratta dell’ennesimo esempio di superficialità da parte della Regione – continua Zanna – perché non ci sono i mln di mc di acqua previsti, mentre lo sfioratore di piena è stato già realizzato ad una quota che non potrà essere mai raggiunta. Per riempirla avevano previsto di portare l’acqua da un altro bacino idrico con una galleria drenante lunga circa 4 chilometri”.
La diga, inoltre, secondo Legambiente, andrebbe ad invasare acque proprio nella parte iniziale del bacino dell’Imera meridionale che già oggi si mantiene ai limiti della magra per almeno 10 mesi l’anno. “E ancora – si legge nella nota – nel vecchio progetto è stato speso l’intero finanziamento di 180 mln, e per errori è stato realizzato tutto, tranne il corpo della diga che non è stata, quindi, mai costruita. Come se non bastasse, il tutto è stato realizzato senza VIA ed un decreto dell’allora governo D’Alema impose modifiche sostanziali a quanto già realizzato”.
Zanna conclude: “Insomma, l’ennesimo spreco di denaro per un’opera a perdere. Un altro esempio siciliano di diga che non darà acqua agli assetati ma da mangiare a ʽpochi fortunatiʾ”.