Grande festa alla parrocchia Regina Pacis di Palermo, guidata dal parroco Pietro Bumbalo.
La mamma del sacerdote, Francesca Cirrincione, ha compiuto 100 anni.
Nata a Roccapalumba, in provincia di Palermo, il 10 novembre 1920, la signora Francesca ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia ed alla fede in Cristo. Tutti i parrocchiani di Regina Pacis la considerano la propria nonnina.
Il figlio sacerdote, fortemente emozionato per l’importante traguardo raggiunto dalla madre, le ha dedicato con un post su facebook parole di affetto e di ringraziamento.
Scrive Don Bumbalo: “Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha concesso, loderò il suo Nome perché oggi mi dà la gioia di poter accarezzare ancora il volto di mia madre e fissare quegli occhi tanto dolci e per sempre anche ora velati di tristezza.
Grazie Signore per il Centesimo Anno di mia madre.
Grazie Signore perché ancora oggi posso chiamare Mamma.
Grazie a te mamma che hai condiviso con me le gioie e i dolori.
Grazie a te mamma per avermi sostenuto nei momenti difficili.
Grazie a te mamma perché la tua fede granitica nei momenti di grande dolore è stata per me un esempio.
Grazie mamma per tutto.
E perdonami per le mancanze verso di te, per tutto ciò che avrei dovuto fare per te e non ho fatto e per le sofferenze che ti ho causato.
Grazie mamma per essere ancora qua con me”.
L’intera comunità della chiesa Regina Pacis ha espresso gioia per i cento anni della signora Francesca, che ha festeggiato con una grande torta.
Il 22 settembre scorso, un altro compleanno ‘record’ in Sicilia: a Montevago, in provincia di Agrigento, Francesco Migliore, conosciuto da tutti come “zio Ciccio” ha compiuto 103 anni.
Il sindaco della cittadina ha incontrato l’uomo porgendogli gli auguri dell’amministrazione comunale e regalandogli una medaglia ed una pergamena.
“Ogni volta che incontro lo zio Ciccio Migliore – aveva detto nell’occasione il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo – rimango sbalordita per la sua lucidità. Mi ha ricevuto con mascherina e salutato con il consueto tocco del gomito nel rispetto delle norme anti Covid. Mi ha descritto i suoi recenti giorni in ospedale per dei controlli di routine, contento che gli abbiano fatto anche la Tac. Abbiamo discusso, seduti a debita distanza e lui, che sentiva perfettamente ogni parola, poneva le sue ragioni. E’ un vulcano. Sono felice per lui gli auguro un mondo di salute e di bene”.
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