Due pesi e due misure sul commissariamento delle Città Metropolitane siciliane. Lamenta questa discrepanza Salvatore Giuseppe Sangiorgi, presidente del Comitato Nazionale Pro Province.
“Con rammarico – si legge in una nota – ritorniamo sull’argomento relativo al commissariamento delle Città Metropolitane, per ricordarvi ancora una volta, che le sentenze in generale e nello specifico quella della Corte Costituzionale, non si possono applicare gradualmente, a pezzi e secondo le opportunità politiche del momento, ma contestualmente ed usando gli stessi criteri”.
“Commissario nella Città Metropolitana di Catania, ma non a Palermo e Messina”
La nota di Sangiorgi prosegue nello specifico: “Non è comprensibile e quindi inspiegabile come si possa procedere a nominare il commissario nella Città Metropolitana di Catania (ex Provincia) il Dott. Federico Portoghese in data 11 febbraio e lo stesso provvedimento alla data di oggi non viene adottato nella città di Palermo e di Messina, in un contesto di assoluta normalità e nel disinteresse di tutti”.
E continua: “In un paese democratico fare rispettare e rispettare le leggi, i principi costituzionali e le norme giuridiche, deve essere naturale e automatico un dei vertici di un qualsiasi governo a prescindere l’appartenenza politica, senza che ci fosse bisogno di ricorrere agli stimoli, alla sensibilità e al senso civico di cittadini ed organizzazioni”.
“Governo ed assessore regionale nominino commissariamento”
La nota chiude con l’appello all’assessore regionale agli Enti Locali Marco Zambuto. A tal fine chiediamo ancora una volta con sollecitudine, che si adottino da parte del Governo e dell’Assessore competente provvedimenti coerenti e non più rinviabili per procedere al Commissariamento immediato delle Città Metropolitane di Palermo e di Messina.
Portoghese nominato a Catania
Nei giorni scorsi si è insediato commissario straordinario della Città metropolitana di Catania, Federico Portoghese, nominato dall’assessore regionale alle Autonomie locali con i poteri del sindaco metropolitano. Volto noto negli ambienti dell’Ateneo catanese per aver ricoperto incarichi di grande responsabilità – per ultimo ha rivestito il ruolo di direttore generale dell’Università degli Studi di Catania – approda nella sede della Città metropolitana di Catania per gestire la complessa attività dell’Ente.
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