“Dalla riunione del Comitato di Sorveglianza del Po Fesr, svoltasi a Catania, emerge un quadro drammatico per le imprese e per la Sicilia, sia in termini di efficienza che di efficacia della spesa dei fondi. Il governo Musumeci si è mostrato assolutamente inadeguato rispetto alla gestione e programmazione dei fondi europei” a dichiararlo sono i rappresentanti delle Associazioni di Imprese.
“Siamo estremamente preoccupati – osservano ancora – dal momento che, stavolta, non ci saranno più grandi progetti a poterci salvarci, contrariamente a quanto avvenne lo scorso anno, in cui, lo ricordiamo, i target intermedi, legati ad alcuni assi, sono stati raggiunti a fatica grazie proprio all’inserimento delle grandi opere. Nello specifico, siamo indignati per il mancato raggiungimento dei target di spesa per l’Asse 1 e l’Asse 3: Assi e Obiettivi Tematici importantissimi per il reale sviluppo della nostra regione e di tutto il comparto imprenditoriale. Avere fallito questi obiettivi, significa non solo non avere centrato la spesa certificata prevista al 31 dicembre 2018, ma soprattutto non aver soddisfatto tutte le richieste delle imprese beneficiarie che aspettano da mesi le agevolazioni, i cui effetti avrebbero garantito sviluppo e lavoro. Ma al danno si aggiunge la beffa. Per il prossimo anno saranno tagliati 31 milioni in questi obiettivi tematici. Le rassicurazioni del presidente Musumeci e dell’Assessore Turano non bastano”.
“Vogliamo fatti concreti – continuano -. Più volte, e a vari livelli, abbiamo segnalato come fosse importante intervenire, con largo anticipo e con una adeguata programmazione, sull’approccio e sulle azioni da mettere in campo per affrontare le criticità, ormai croniche: a partire sull’impiego delle risorse umane. A questo punto chiediamo subito un incontro al Presidente della Regione – concludono i rappresentanti delle Imprese – per avere delle risposte. In caso contrario saremo costretti ad avviare le opportune forme di protesta”.