Dopo oltre due anni di attesa, forse ci siamo: il cantiere di via Amedeo d’Aosta, aperto per eseguire le opere relative a parte del collettore fognario Sud, si starebbe avviando verso la conclusione. Il condizionale è d’obbligo, visti i ritardi che hanno contraddistinto gli interventi. La ditta ha infatti provveduto a piazzare i solettoni per chiudere il pozzo d’entrata all’incrocio con via Stefano Canzio. Adesso, bisognerà procedere alla posa dell’asfalto, in modo da potere riaprire la sede stradale al traffico e scrivere la parola fine sull’ennesimo cantiere infinito in città.
Opere necessarie al miglioramento del sistema di depurazione e a rendere più pulito il mare della Costa Sud. Interventi sui quali è stato condotto un sopralluogo non più tardi del 3 febbraio scorso. Contesto nel quale la ditta aveva fatto una promessa: la consegna del cantiere entro un mese. Una promessa che la ditta appaltante aveva fatto alla presenza del consigliere comunale di Forza Italia Pasquale Terrani che, a proposito dell’area di cantiere, il 4 febbraio 2023 affermava quanto segue. “In merito ai tempi di ultimazione dei lavori,compresa la copertura delle due vasche adiacenti alla scuola Franchetti, la ditta ha confermato che termineranno tra un mese circa. Quel tratto di strada, oggi occupato dal cantiere, sarà così restituito alla circolazione della cittadinanza“. Data di fine lavori evidentemente non rispettata e che ha comportato ulteriori ritardi
Luoghi sui quali la nostra redazione aveva effettuato un sopralluogo già il 12 luglio 2022. Già allora, il cantiere si mostrava in un certo stato d’incuria, con diverse erbacce e materiale all’interno. Fatto constatato dal consigliere della II Circoscrizione Pasquale Tusa che, durante una live condotta con la nostra redazione, dichiarava quanto segue. “Evidentemente in seconda Circoscrizione non siamo fortunati con i cantieri. Questi lavori dovrebbero far capo al bando per il disinquinamento della Costa Sud. Ovvero, convogliare le acque di scarico a mare nel collettore fognario. Qui dovrebbe sorgere una pompa di sollevamento delle acque reflue. Da cittadino mi chiedo come si possa mantenere chiusa una strada per così tanto tempo”.
Una domanda che purtroppo rimane attuale ancora oggi, visto che i pozzi d’ingresso sono ancora da chiudere, con relativo stop al traffico. Lavori che fanno il paio con i tanti stop ravvisati sulle opere relative al collettore fognario di Palermo. Basta pensare a cantieri come quello di via Amari, via Guardione o piazza della Pace. I ritardi conseguiti rispetto alle iniziali tabelle di marcia non si contano più. Chiusure che, oltre a provocare numerosi problemi sotto il profilo della viabilità, colpiscono in prima battuta i commercianti della zona. Ultima, ma soltanto in ordine cronologico, lo stop al traffico che sta interessando l’area di via Ernesto Basile, nei pressi di via Brasa. Fatto che ha provocato una rivoluzione della viabilità in zona, nonchè diversi disagi per residenti ed attività commerciali.