- Torna il 27 novembre la Giornata nazionale della Colletta Alimentare
- E’ la 25esima edizione della iniziativa a sostegno dei più bisognosi
- La pandemia ha messo in difficoltà un numero sempre più consistente di famiglie
- Emergono nuove povertà
“Ricordare per continuare”. Così può essere sintetizzato il messaggio lanciato dall’assemblea di presentazione della 25° edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si svolgerà in tutt’Italia sabato prossimo 27 novembre 2021.
La presentazione alla Missione Speranza e Carità
Il Banco Alimentare della Sicilia Occidentale ha riunito per l’occasione nella Missione di Speranza e Carità di Via Decollati a Palermo, i rappresentanti delle strutture caritative convenzionate (mense per i poveri, comunità per i minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza ecc..).
Aumentano le richieste di aiuto
Nella edizione del 2019 sono state raccolte in Italia 8.100 tonnellate di alimenti, in 11.000 punti aderenti, grazie all’impegno di 145.000 volontari e al contributo di 5.500.000 italiani che hanno donato cibo. Ma, come hanno evidenziato gli organizzatori, i dati riguardano due anni fa, cioè prima della pandemia. Adesso hanno detto basta un solo dato per tutti: nell’ultimo anno le persone aiutate dal Banco Alimentare sono passate da 1.450.000 a oltre 1.750.000 e di queste quasi 250.000 nella nostra regione con un incremento di oltre il 20%.
La pandemia ha generato nuovi bisogni
Quanto accaduto dal marzo del 2020 fino ad oggi ha dell’incredibile. Una ininterrotta gara di generosità, che ha coinvolto cittadini e istituzioni, aziende profit e no profit, giovani e anziani, che fin dalle prime settimane hanno donato cibo, danaro, tempo, strumenti e quant’altro necessario per venire incontro ai tanti bisogni già esistenti e ai tanti che la pandemia ha generato.
Gara di solidarietà
Lo ha raccontato per primo Santo Giordano, presidente del Banco Alimentare della Sicilia Occidentale, ricordando del “Progetto solidarietà”, che su iniziativa degli Assessorati al territorio e dell’agricoltura, ha impegnato i mezzi del Corpo forestale per recuperare i prodotti dell’agricoltura, che venivano messi a disposizione dai produttori agricoli a causa della chiusura dei mercati. Ha poi detto delle catene della ristorazione, che hanno messo a disposizione i loro prodotti, della Old wild West, che in diverse occasioni ha donato quintali di prodotti freschi, dell’azienda locale “Contorno”, e dell’Esercito che più volte ha offerto i propri mezzi per trasportare i prodotti da consegnare alle strutture caritative.
L’impegno di tanti
“Una delle donazioni più consistenti – ha aggiunto Giordano – è giunta dalla Fondazione Sicilia, che insieme agli ex calciatori del Palermo, ha donato a Banco Alimentare, Caritas e Croce Rossa, oltre 120.000 euro in buoni spesa.”
Ma l’elencazione è continuata includendo una associazione di Centauri, che si sono autotassati per comprare cibo da donare o il colosso Google, che ha deciso di dare in beneficienza quello che si sarebbe dovuto spendere per una manifestazione, che, causa pandemia, non si è potuta svolgere.
Le difficoltà delle famiglie
Don Sergio Ciresi, vice presidente della Caritas palermitana e Pietro Maugeri presidente del Banco Alimentare della Sicilia ODV, hanno aggiunto altre storie di generosità gratuita, giunta da ogni parte e di storie di famiglie che all’improvviso si sono trovate in grandi difficoltà.
Una testimonianza particolarmente significativa è giunta da Mustafà Boulaalam, Imam della Moschea di Piazza Gran Cancelliere a Palermo che ha voluto ringraziare il Banco di Palermo per l’aiuto ricevuto e i suoi volontari per l’amicizia che è nata e che prosegue grazie ad una piccola richiesta che ha avuto una grande risposta.
Nuove energie da spendere
Perché ricordare tutto ciò? Per promuovere la commozione? Per non dimenticare un passato, che molti vorrebbero che non fosse accaduto? Per suscitare sentimenti di pietà? Nulla di tutto ciò, si è detto alla fine della mattinata. Ricordare è utile per fare di più e meglio. Per essere grati del bene che è accaduto e per trasformare questo bene in nuove energie da spendere sabato 27 novembre davanti ai supermercati.
La necessità di essere generosi
Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco alimentare Onlus ha confermato che anche dal suo punto di osservazione di responsabile nazionale sono stati tantissimi i gesti di generosità registrati nei 22 Banchi distribuiti in tutta Italia, ma ha anche ribadito la necessità di essere generosi quest’anno nel donare tempo e danaro perché la Colletta, pur con le dovute precauzioni, possa svolgersi in tutta tranquillità.
L’importanza delle donazioni
Per ultimo ha preso la parola Riccardo Rossi, che ha portato il saluto affettuoso di fratel Biagio Conte, che prosegue la sua vita di eremita tra la preghiera e la contemplazione, e di Padre Pino Vitrano, impegnato nelle altre strutture della Missione, del quale ha letto questo breve messaggio. “Molti intendono il Banco alimentare per quello che appare all’esterno: raccolta e distribuzione di alimenti ai bisognosi. Ma non vedono ciò che vi sta prima e dopo. Mi riferisco al retroterra culturale e spirituale da cui è nato e alle vicende e difficoltà umane che stanno dietro la consegna di un sacchetto di cibo”.
Accoglienza e sostegno
Un messaggio molto chiaro perché i tantissimi volontari sanno bene come l’emergenza alimentare sia la prima solo perché più evidente, ma come dietro di essa si celino tanti drammi umani che attendono da tutti una risposta di accoglienza e di sostegno.
Il 7 gennaio una messa celebrata da Lorefice
Santo Giordano ha ringraziato tutti dando la data di un importante appuntamento. Venerdì 7 gennaio 2022 alle ore 18,00 nella Cattedrale di Palermo, l’Arcivescovo di Palermo, Corrado Lorefice, celebrerà una Messa per tutti i volontari e sostenitori della Colletta, come occasione di ringraziamento di ciò che il Signore ha donato, pur attraverso la difficoltà e la fatica.
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