Un’altra piantagione di droga è stata scoperta nel Palermitano. I carabinieri della compagnia di Cefalù hanno denunciato per produzione non autorizzata e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 70enne di nazionalità tedesca. L’uomo risulta residente nel comune di Collesano.
Il casolare individuato durante le indagini
I militari nel corso di indagini hanno individuato un casolare apparentemente abbandonato in una zona di campagna. Qui è stata scoperta una piantagione di canapa indiana composta da circa 70 piante. Sono state trovate molto rigogliose, prossime ad essere raccolte e di un’altezza compresa tra i 70 ed i 120 centimetri. La sostanza stupefacente è stata sequestrata e verrà inviata al laboratorio di analisi del comando provinciale di Palermo per gli accertamenti di rito.
Altro blitz nel Trapanese
La Sicilia è risaputo avere un clima ottimale per questo tipo di coltivazioni e difatti sono numerose ogni anno le piantagioni droga scoperte. Il mese scorso sempre i carabinieri scoprirono una piantagione alla periferia del Trapanese. I militari dell’Arma l’hanno individuata a Misiliscemi, in uno dei suoi borghi oramai disabitati. Qualcuno aveva pensato proprio per questo di passare inosservato. Ma non è andata così. In particolare, i militari all’interno di un piccolo appezzamento di terreno in località “Borgo Fazio”, rinvenivano e sequestravano circa 100 piante di canapa indiana in fiore. Avevano un’altezza variabile tra 30 centimetri e i 2 metri, ormai pronte per l’essicazione ed il successivo smercio.
Anche a Palermo non scoperti i coltivatori
Nel giugno scorso a Palermo fu scoperta una nuova piantagione di marijuana. Gli agenti di polizia l’hanno trovata in un casolare che si trovava dietro un dormitorio comunale, nella zona di via Messina Marine. I poliziotti sequestrarono circa 80 piante di cannabis che erano state coltivate nei vasi con un impianto idrico, di illuminazione e di areazione ben congegnato. Tutto dentro un piccolo casolare apparentemente abusivo in via Giuseppe Bennici, a pochi passi dalla “Casa di Aldo”. Richiesto un accertamento ai vigili urbani per chiarire chi sia eventualmente il proprietario della struttura o chi ne possa avere la disponibilità. Il sequestro è avvenuto a carico di ignoti.
I poliziotti sarebbero stati attratti da una piccola colonna di fumo che usciva da questa struttura un po’ nascosta fra un palazzo e il dormitorio. Una volta chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e aperta la porta, che era chiusa con un catenaccio, gli agenti trovarono la piantagione allestita con lampade alogene, ventilatori e tutto il resto.
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