A tre mesi dall’insediamento del sindaco di Palermo Roberto Lagalla, l’Amministrazione non ha ancora ufficializzato le linee programmatiche relative alla consiliatura attualmente in essere. Una presentazione che era attesa per oggi, con tanto di comunicato che annunciava l’intervento del primo cittadino in Consiglio Comunale. Discorso che, in effetti, c’è stato, ma che si è ridotto ad una plastica ripresentazione degli assessori, già peraltro effettuata con tanto di conferenza stampa. Intanto, sulle spalle di Roberto Lagalla e della sua Giunta piove una delibera inaspettata, ovvero quella con cui il Collegio dei Revisori dei Conti ha limitato la spesa di Palazzo delle Aquile alle sole ‘uscite indispensabili’.
Seduta d’aula iniziata intorno alle 16.30, con ventidue presenti in totale. Un dibattito decisamente lampo, durato una decina di minuti e conclusosi in un nulla di fatto. Non sfugge infatti che oggi a Palermo è attesa la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, fatto che non può non aver inciso nell’economia d’aula. Tutto rinviato quindi alla prossima settimana, quando si discuterà della situazione relativa ai bilanci comunali e allo stato del piano di riequilibrio che vede coinvolto l’ente comunale. Una riunione che si è dimostrata utile soltanto per presentare il nuovo segretario Raimondo Liotta, insediatosi ufficialmente al posto di Antonio Le Donne.
Riunione di Consiglio Comunale nella quale il sindaco Roberto Lagalla si è praticamente limitato a riproporre nuovamente i suoi assessori e le reltive deleghe. “Perseguiremo obiettivi che guardino all’interesse della città, supportati dal confronto in Consiglio Comunale. Ho assegnato le deleghe per tematiche omogenee, senza spezzettamenti e facendo seguire la riorganizzazione degli uffici alle deleghe degli assessori. Punto che riteniamo qualificante per l’attività di Governo. Non mancherò di riunire i capigruppo, insieme a pezzi della Giunta, in preparazione o nella fase istruttoria di temi di particolare rilevanza”. Poche parole di circostanza, che non entrano nel merito del programma di Governo che porterà avanti l’Amministrazione Comunale. Per quello, infatti, bisognerà attendere la conclusione delle elezioni. Domani, infatti, l’Aula si riunirà nuovamente, ma soltanto per votare variazioni e debiti fuori bilancio.
La notizia di giornata arriva però dal Collegio dei Revisori. L’ente di controllo ha infatti determinato il blocco della spesa dalle casse di Palazzo delle Aquile, limitando le uscite alle sole voci indispensabili. Una decisione che, secondo quanto scrivono Salvatore Sardo, Carmelo Scalisi e Vincenzo Traina, trova una ragione. “Desta non poca preoccupazione il quotidiano e massivo ricorso alla anticipazione di Tesoreria. Ciò anche nella considerazione che in assenza degli ordinari documenti contabili approvati, non vengono erogate le contribuzioni ordinarie all’Ente da fonti statali. Si ritiene pertanto che allo stato, il flusso dei pagamenti vada razionalizzato e limitato temporaneamente solo alle spese cosiddette indispensabili“.
Atto che limiterà di molto il raggio d’azione dell’Amministrazione Comunale e sul quale non tardano ad arrivare le critiche dalle opposizioni. Ad attaccare la Giunta, in particolare, Ugo Forello e Mariangela Di Gangi, componenti della commissione Bilancio. “La nota con cui i Revisori dei Conti richiamano l’Amministrazione sulla necessità di limitare l’anticipazione di cassa e, di fatto, impongono di limitare i pagamenti soltanto a quelli “indispensabili”, è l’ennesimo campanello d’allarme sulla situazione finanziaria e della cassa del Comune. E sottolinea ancora una volta quale è la priorità fra le priorità per l’Amministrazione: predisporre i bilanci di previsione 2021-23 e 2022-24″.
“Sappiamo tutti – proseguono Forello e Di Gangi – che questa Amministrazione ha ereditato una situazione grave. Ma non vorremmo che questa “attenuante” da un lato e la speranza di una futura sintonia politica col governo nazionale dall’altro facessero calare l’attenzione e l’impegno per l’obiettivo prioritario. Ovvero, evitare altri costi sociali ed economici per la nostra comunità ed evitare il blocco della spesa che rappresenta comunque uno dei motori economici per tanti settori vitali di questa città.
“Oltre 46 milioni di esposizione bancaria sono un macigno pesante, pesantissimo sulla agibilità dei conti a cui l’Amministrazione deve rispondere chiarendo quali passi vuole intraprendere in tempi brevissimi per avviare l’uscita dall’emergenza. Siamo certi che il Consiglio comunale sia pronto a fare la propria parte, ma attendiamo che la Giunta faccia la sua”, concludono Forello e Di Gangi.