Il gip del Tribunale di Palermo ha convalidato il fermo del ragazzo di 16 anni che avrebbe ucciso con una spranga il clochard Aldo.
Il giovane ha ripetuto la confessione che aveva fatto in sede di interrogatorio davanti al pm Paoletta Caltabellotta e ai carabinieri.
Aid Abdellah, iè stato ucciso domenica notte per qualche decina di euro che aveva nel suo giaciglio in piazzale Ungheria a Palermo.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo ha deciso la custodia cautelare nell’istituto per i minorenni Malaspina.
Al sedicenne i carabinieri sono arrivati grazie alle immagini della telecamere dei negozi di piazzale Ungheria.
Dopo ore di interrogatorio, il minorenne ha confessato l’aggressione. “Lo conoscevo, spesso andavo sotto i portici. L’ho colpito con una spranga di ferro, ho frugato nelle tasche e sono andato via con 25 euro e il suo telefonino”, ha detto il minorenne.
Nel buio del piazzale, dice di non essersi reso. Un delicato lavoro investigativo quello dei carabinieri e della procura ordinaria e dei minori.
L’immagine di quel sedicenne, ripreso dalle telecamere di uno dei negozi di piazzale Ungheria, era finita tra quelle esaminate dai carabinieri e dalla procura. Si vedeva quel giovane con un giubbotto e pantaloni chiari allontanarsi dalla zona alcune decine di secondi dopo la morte del clochard.
Domani, alle 10,30, i funerali di Aldo saranno celebrati nella chiesa nell’ex Chiesa di San Mattia dei Crociferi. Il Comune ha già annunciato che intitolerà alla vittima i portici di piazzale Ungheria, meta ancora oggi di diversi cittadini che lasciano un fiore o un pensiero in memoria – come si legge in un foglio lasciato nel luogo dell’omicidio – di “Aldo, l’amico di tutti”.
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