“Non può esserci un Paese a due velocità. Per questo occorre che nella manovra nazionale, si aumentino le risorse per il Mezzogiorno, dopo lo stop imposto dall’Europa a decontribuzione Sud“. A dirlo è Leonardo La Piana, segretario generale della Cisl Sicilia, che aggiunge: “La Cisl sta promuovendo in tutta Italia i risultati raggiunti nella manovra di bilancio nazionale, priorità evidenziate dal nostro sindacato che sono diventate risultati.
Si tratta di una misura che, negli ultimi anni, ha rappresentato un valido sostegno per le imprese del Mezzogiorno, favorendo l’occupazione e la competitività del territorio.
In Sicilia la Cisl ha già svolto 160 assemblee per far conoscere i punti salienti della manovra che sono in linea con le nostre proposte. “Ci sono anche alcuni aspetti che vanno migliorati come la necessità di un’attenzione maggiore per il Sud, il ripristino dei fondi dell’automotive e il taglio delle tasse al ceto medio, oltre che il blocco del turn over nella Pa, l’innalzamento delle pensioni minime, il sostegno alla non autosufficienza, il potenziamento delle risorse sanitarie e lo stop al taglio degli organici della scuola”. La Cisl inoltre difende con forza la propria posizione di autonomia che ogni giorno ci porta a valutare le questioni e le vertenze partendo dall’analisi dei contenuti e mai spinti dai pregiudizi”.
Nei giorni scorsi anche l’assessore regionale Tamajo era intervenuto sulla questione. “In un momento così delicato per il nostro tessuto economico, è fondamentale affrontare la questione della decontribuzione Sud con attenzione e sensibilità”, ha dichiarato l’assessore Tamajo. “Siamo certi che il Governo, come sempre, saprà valutare con equilibrio e lungimiranza gli effetti positivi che questa misura ha generato per le nostre imprese, non solo in Sicilia, ma in tutto il Sud.” L’Assessore ha evidenziato l’importanza di garantire continuità alle politiche di sostegno: “Non possiamo dimenticare il ruolo che la decontribuzione ha avuto nel dare ossigeno alle aziende in anni complessi. Una sua eventuale proroga non sarebbe un costo, ma un investimento nel futuro del nostro Paese e un’opportunità per consolidare quanto di buono è stato costruito.” Rivolgendosi al Governo, Tamajo ha espresso fiducia nella capacità di trovare una soluzione condivisa.