Cinque bambini in cinque ore sono nati ieri nella Casa di cura Villa Serena. Un record reso possibile grazie alla professionalità del team di Ostetricia, che era composto dai dottori James Cucinella e Grazia Pulizzotto (ginecologi), dall’anestesista Salvatore Pirri, dalla neonatologa Francesca Bisconti, dal pediatra specializzando Danilo Malizia e dalle ostetriche Francesca Messana, Francesca Badalamenti e Maria Grazia Bilello. Le mamme e i bambini stanno bene. Sono una femmina e quattro maschi, tre nati con parto naturale e due con cesareo.
Villa Serena punto di riferimento per i parti
Con questo lieto evento, anche quest’anno fra le strutture di diritto privato accreditato dal Ssr, Villa Serena si conferma punto di riferimento in Sicilia per l’Ostetricia e la Ginecologia, con percorsi gratuiti per la nascita e il benessere materno fetale e la salute delle donne, interamente organizzati dall’Azienda. In particolare, l’accompagnamento al parto gratuito è attento alla sicurezza e alle esigenze delle future mamme e dei bambini, sia per le gravidanze fisiologiche che a rischio. Infatti, la clinica, oltre al Nido, dispone di un’Unità sub-intensiva di Neonatologia con 10 posti letto, che permette di assistere i neonati prematuri già dalla 34esima settimana e di occuparsi di tutti i neonati prematuri e di tutte le patologie riguardanti i nati entro il primo mese di vita, potendo accogliere anche i piccoli pazienti che necessitano di ricovero dal territorio.
Visite cardiologiche a Villa Serena per le giornate del cuore
In occasione della Giornata mondiale del Cuore, che si celebra il 29 settembre, Villa Serena ha aderito all’iniziativa del network Bollino Rosa della Fondazione ONDA ETS e organizza, dal 26 settembre al 2 ottobre, un Open Week dedicato alle malattie cardiovascolari con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la diagnosi precoce di queste malattie, con un particolare focus su aneurisma aortico addominale, infarto cardiaco, patologie valvolari, carotidee e venose.
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 35,8 per cento di tutti i decessi: 38,8 per cento nelle donne e 32,5 per cento negli uomini; si presentano nelle donne con un ritardo di almeno dieci anni rispetto agli uomini, poichè le donne fino alla menopausa sono protette dallo “scudo” ormonale degli estrogeni. In seguito, vengono colpite addirittura più degli uomini da eventi cardiovascolari, spesso tra l’altro più gravi, anche se si manifestano con un quadro clinico meno evidente.
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