“Nell’Accordo con la Regione sui quasi 50 milioni di euro per interventi nei quartieri Zen, Borgo nuovo e Sperone, il Comune si è impegnato a iniziare i lavori entro tre anni e a completarli entro cinque, col dettaglio che il mancato rispetto di tali scadenze comporterebbe la decadenza dell’intero Accordo, l’inefficacia delle varianti urbanistiche relative agli interventi non avviati e la restituzione alla Regione Siciliana di tutte le somme erogate in dipendenza del presente Accordo”.
Lo dichiara il deputato nazionale Adriano Varrica del Movimento 5 Stelle. “Queste condizioni stringenti – aggiunge Varrica – unite alla strategicità di questi interventi attesi dai cittadini da oltre vent’anni, impongono uno sforzo immediato e tempestivo che il Comune oggettivamente non è in grado di promuovere. Per queste ragioni sin da inizio giugno ho avviato delle interlocuzioni col Provveditore alle opere pubbliche, Gianluca Ievolella, per verificare la fattibilità di una convenzione col Comune di Palermo per la realizzazione degli interventi previsti. Ho lavorato su questo per un mese, coinvolgendo l’Assessore Prestigiacomo e gli uffici comunali. Nei giorni scorsi il sindaco Orlando ha risposto per iscritto alla nostra proposta, dando mandato di avviare iter per la stipula della convenzione col Provveditorato”.
“Servire le Istituzioni non puó essere solo uno slogan, significa avere la responsabilità di contribuire concretamente alla collettività nel proprio ruolo, promuovendo soluzioni e facendo in maniera tale che si trasformino in realtà. Abbiamo avuto un ruolo importante nel ‘recuperare’ quasi 50 milioni di euro di investimenti per le periferie di Palermo – i fondi ex Gescal per Zen, Borgo nuovo e Sperone – ma riterremo il nostro scopo esaurito solo quando verranno realizzati questi interventi di riqualificazione urbana” conclude Varrica unitamente ai consiglieri comunali M5S Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco, Concetta Amella e ai consiglieri di V, II e VII circoscrizione Simona Di Gesú, Pasquale Tusa e Giovanni Galioto co-firmatari della proposta.
Commenta con Facebook