L’ex Provincia restaura il casolare di Cinisi, nel palermitano, dove Peppino Impastato fu torturato prima di essere ucciso dalla mafia. Dietro invito del Comune di Cinisi, e d’intesa con la Presidenza della Regione Siciliana, la Città Metropolitana di Palermo si è fatta promotrice del restauro di questo immobile simbolo nella lotta alla mafia. Diventerà un centro culturale per la lotta contro le mafie. Di recente questo casolare era stato preso di mira da vandali con scritte inneggianti il fascismo e la mafia.
Peppino Impastato fu ucciso dietro ordine del boss Tano Badalamenti il 9 maggio del 1978. Prima fu torturato in un casolare di campagna abbandonato e poi venne fatto saltare in aria poco distante lungo la linea ferrata. L’obiettivo era quello di far credere in un attentato che lo stesso Impastato stava preparando e che invece per un errore nella sua preparazione finì male. Ci sono voluti diversi anni perché la verità venisse a galla, tra vari depistaggi anche delle istituzioni.
Il progetto dell’opera di restauro è stato redatto dai tecnici della direzione Edilizia, Pubblica istruzione e Beni culturali dell’ex Provincia diretta dall’ingegnere Claudio Delfino, con l’ingegnere Paolo Mattina che ha curato la progettazione di concerto con il collega Lorenzo Fruscione per gli impianti e con il geometra Vincenzo Evola e l’architetto Giovanni Cavataio del Comune di Cinisi. L’importo compressivo di 230 mila euro prevede il restauro conservativo del casolare rurale, una volta adibito a stalla che oggi è pressoché in stato di abbandono, e la realizzazione nel lotto di terreno intorno, di un’area pavimentata in terra stabilizzata con servizi, arredi e illuminazione per consentire attività all’aperto e manifestazioni pubbliche. Una pietra commemorativa sarà posta nell’area a ricordo del sacrificio di Peppino Impastato.
“La Città metropolitana con la sua direzione competente e in sintonia e collaborazione dell’amministrazione comunale di Cinisi – ha commentato il sindaco metropolitano Leoluca Orlando – ha definito il progetto di restauro e recupero del casolare per realizzare un centro culturale per la lotta contro le mafie. A pochi giorni dall’anniversario della uccisione di Peppino Impastato un altro passo avanti per confermare la condanna per la violenza mafiosa, per fare memoria dell’impegno di Peppino Impastato e per promuovere cultura di legalità contro il sistema criminale di Cosa Nostra e di tutte le mafie”.