Torna dopo quarant’anni e tocchera’ i siti Unesco e i borghi piu’ belli d’Italia il “Giro di Sicilia”, la gara professionistica approvata dall’Uci (Unione Ciclistica Internazionale) che si e’ svolta nell’Isola per venti edizioni, dal 1907 al 1977.

Il progetto “Grand Tour of Sicily 2017”, promosso e organizzato dall’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, e’ stato presentato stamattina a Palermo. La manifestazione e’ in programma l’anno prossimo e avra’ la durata di otto giorni in cui saranno previste tre categorie di gare: il “Grand Tour of Sicily Pro Race” (corsa per professionisti a sei tappe miste, categoria maschile e femminile di pari durata), il “Grand Tour of Sicily Tourist Race”(corsa per categorie semiprofessionistiche e/o amatoriali su un percorso modificato e piu’ breve che tocchera’ i siti Unesco) e il “Grand Tour of Sicily Paracycle e Diabetes Race (corsa speciale della durata di un giorno suddivisa in due categorie di partecipanti: diversamente abili e persone affette da diabete mellito di tipo 1 e 2).

“Abbiamo voluto riportare in Sicilia – ha detto l’assessore Anthony Barbagallo – una delle manifestazioni internazionali più amate di ciclismo, con l’obiettivo di promuovere un viaggio culturale nella nostra isola, coniugando per la prima volta in assoluto, a livello mondiale, sport, cultura, turismo e storia. Stiamo lavorando per avviare una sinergia strategica con il Regno Unito, una joint venture con Sheffield, che e’ la capitale dello sport in Inghilterra”.

“Il Giro di Sicilia probabilmente si svolgera’ dal 7 al 15 ottobre 2017, ma il calendario definitivo lo comunicheremo il 28 febbraio”, ha aggiunto l’assessore Anthony Barbagallo.

Presenti in conferenza stampa tre dei membri del comitato organizzativo del Tour: Chung Su-Ri, responsabile internazionale, Guy Masterman, responsabile marketing e James Hope-Gill, consulente tecnico dell’organizzazione internazionale. Collegato in videoconferenza Richard Carbon, ex ministro dello Sport del regno Unito, in qualita’ di ambasciatore internazionale del Grand tour.

“Si tratta di nomi di spicco nell’ambiente sportivo internazionale – ha detto Barbagallo -. Sono 6 le tappe del tour, che passera’ dalla Villa del Casale, a Siracusa, Pantalica, dalla Valle dei Templi, a Noto e nei borghi piu’ belli d’Italia di Gangi, Montalbano Elicona e Sambuca di Sicilia. Per ora non c’e’ un progetto di finanziamento da parte dell’assessorato per la manifestazione. Noi ci occuperemo degli aspetti logistici e organizzativi”.

A illustrare i dettagli del tour ai cronisti e’ stato Chung Su-Ri: “Con questa gara vogliamo rievocare tutta la storia del ciclismo siciliano a livello internazionale e promuovere un nuovo viaggio culturale nell’Isola – ha detto – Il montepremi complessivo dovrebbe oscillare attorno ai 400 mila euro”.

Il Grand Tour of Sicily fa parte di una strategia turistico-sportiva che mira a incentivare i rapporti diretti della Sicilia con la Corea. L’evento prevede, infatti, l’invito, tramite “wild card”, di corridori professionistici asiatici.

“Vogliamo far guadagnare alla Sicilia una maggiore visibilita’ nell’Est asiatico, che oggi rappresenta il flusso turistico piu’ importante a livello internazionale”, ha aggiunto Chung Su-Ri. Fiore all’occhiello del Tour sara’ la gara amatoriale “Tourist Race”. I partecipanti non andranno a competere per vincere una gara di ciclismo, ma intraprenderanno una serie di
prove – sara’ una sorta di caccia al tesoro culturale – essenziali per proseguire alla tappa successiva.

“Sono molto contento per questa iniziativa – ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò – che recupera dopo tanti anni una manifestazione prestigiosa e importante grazie al coraggio e all’abnegazione degli organizzatori. Sono convinto che il Giro di Sicilia possa far da traino non solo per il movimento ciclistico ma anche sotto il profilo turistico ed economico. Inoltre, auspico che sia l’inizio di una nuova stagione di successi per il ciclismo siciliano”.