Il Giro di Sicilia torna protagonista del calendario italiano, dal 3 al 6 aprile, dopo oltre 40 anni. Stamattina la manifestazione sportiva è stata presentata a Palazzo d’Orleans nel corso di una conferenza stampa dal presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
La manifestazione ciclistica è stata finanziata dalla Regione e conterà quattro tappe per un totale di 708 chilometri. La partenza è in programma da Catania il 3 aprile e l’arrivo in cima all’Etna il 6.
Dopo l’avvio della corsa i corridori taglieranno il traguardo di Milazzo, arrivo della prima tappa, in provincia di Messina; la seconda frazione porterà la carovana da Capo d’Orlando a Palermo; la terza da Caltanissetta a Ragusa e la quarta da Giardini Naxos fino in cima all’Etna, con la scalata sul versante di Nicolosi. Poche le anticipazioni nella presentazione di stamattina sull’elenco dei partecipanti, né sui numeri del gruppo che sfilerà per le strade siciliane.
L’accordo stipulato fra la Regione siciliana e gli organizzatori di Rcs Sport è inerente alla disputa del Giro di Sicilia per tre anni di seguito. Un progetto che si affiancherà al Giro d’Italia e che prevede per il 2020 tre tappe della corsa rosa in Sicilia. Grazie all’accordo triennale tra la Regione Siciliana e RCS Sport oltre a Il Giro di Sicilia, l’isola ospiterà anche tre tappe del Giro d’Italia nel 2020 e la Grande Partenza della Corsa Rosa nel 2021.
La prima corsa si ebbe nel 1907, due anni prima della nascita del Giro d’Italia, quando su intuizione di Vincenzo Florio nasce una breve corsa a tappe. Nel 1977 l’ultima edizione della corsa.
“Sono tutte tappe molto difficili – dice Paolo Bellino, ad e dg di Rcs Sport -. Non c’è una tappa di trasferimento. Un percorso tecnico e pieno di saliscendi. Agonisticamente molto competitivo”.
“Riportare sulle nostre strade dopo 42 anni una prestigiosa competizione ciclistica come il Giro di Sicilia ci riempie d’orgoglio – dice Musumeci -, questa manifestazione, oltre a proiettarci su un palcoscenico di primo livello con più di 100 Paesi in diretta che saranno collegati con la nostra regione, fortifica all’esterno l’immagine di una Sicilia che finalmente sta cominciando a riproporsi all’attenzione generale in ogni settore, compreso quello dello sport agonistico”.
Commenta con Facebook