Crolli, infiltrazioni e muffa: con queste tre parole si può riassumere il disagio vissuto dai residenti delle case popolari di via Ciaculli, a Palermo. Problemi registrati al civico 24, plesso di edilizia pubblica composto da un insieme di più palazzi attigui. Strutture logorate da anni di infiltrazioni d’acqua e mancata manutenzione, che hanno costretto gli abitanti a chiamare più volte i vigili del fuoco per ripristinare le minime condizioni di sicurezza.
Strutture di pertinenza pubblica che, già da una prima occhiata esterna, evidenziano tutte le necessità di intervento richiesto dagli abitanti. Gli extradossi risultano pesantemente danneggiati, con calcinacci esposti e con i piccioni che hanno fatto il nido all’interno delle stesse strutture. Una situazione che preoccupa principalmente durante le giornate di maltempo, quando vento e pioggia mettono a dura prova le aree più esposte. Non va di certo meglio all’interno delle case.
Qualcuno ha aperto le porte della sua abitazione per evidenziare lo stato di disagio vissuto. Muffa nei tetti, infiltrazioni nei muri e l’impossibilità, per i residenti degli ultimi piani, di uscire sui balconi. Ciò a causa di una relazione dei vigili del fuoco effettuata nell’agosto 2019.In seguito al distacco di alcuni elementi, i pompieri diffidavano “l’uso dei balconi a tutela dell’incolumità” dei residenti all’interno dell’appartamento.
Uno stato di evidente degrado raccontato dagli stessi residenti. Come Gaetano Sinacore, assegnatario di una casa all’ultimo piano del civico 24/h. “Ci sono infiltrazioni d’acqua evidenti. Abbiamo paura ad accedere ai balconi. I vigili del fuoco sono venuti diverse volte e hanno intimato di non uscire nelle parti esterne. Hanno riscontrato mancanza di manutenzione e problemi di infiltrazione presenti da anni”.
Personale del 115 chiamato dagli stessi abitanti a causa di alcuni crolli avvenuti sugli extradossi esterni. “Abbiamo avuto cadute di calcinacci dagli extradossi. I problemi più evidenti sono sui tetti. Si dovrebbe rifare la guaina. L’acqua ha facile accesso nelle case. Le persone hanno la muffa. Ci sono famiglie che hanno bambini e persone con disabilità”, racconta Sinacore, il quale rivolge un appello all’istituzioni comunali. “In via Ciaculli c’è il degrado assoluto. Basta guardare i cornicioni e i tetti. Abbiamo la muffa dentro le case. E se cade qualcosa dai cornicioni cosa facciamo? Se cade un pezzo di cemento dal tetto e colpisce qualcuno, chi lo paga? Bisogna eliminare il pericolo al più presto”.
Sulla questione è intervenuto il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico, che ha così commentato il disagio vissuto dai residenti di via Ciaculli. “E’ una situazione vergognosa. E’ inaudito pensare che in queste case ci abitano persone, con il concreto rischio che possa cadere qualcosa dal cornicione e prendere un passante o un bambino. Sarà mia cura chiamare gli uffici competenti e farli intervenire nel più breve tempo possibile. Ciò per stabilire i modi e i tempi necessari a togliere questa situazione assurda di pericolo. Purtroppo non possiamo nascondere l’assenza delle vecchie amministrazioni“.
Una vicenda sulla quale è intervenuto il consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo. L’esponente pentastellato ha presentato infatti un’interrogazione all’Amministrazione Comunale. “Si chiede – si legge nella nota – di voler disporre interventi urgenti per il ripristino di questi immobili ERP di via Ciaculli 24, a tutela dell’incolumità pubblica”.