“Anas colpisce ancora”, tuona il sindaco di Termini Imerese Maria Terranova in un video su Facebook dopo l’annuncio della chiusura dell’A19 Palermo-Catania nel tratto fra il km 33 e il km 35, in direzione Catania, per il 25 luglio dalle 8 alle 16. La chiusura si rende necessaria per consentire le riprese di alcune scene del film “Francesca e Giovanni” sulla storia dei giudici Falcone e Morvillo.

Schifani, “Scelta non condivisa, decisione autonoma di Anas”

“Ho manifestato il mio disappunto ai vertici dell’Anas per una decisione assunta in modo unilaterale, senza alcuna preventiva condivisione con Palazzo d’Orleans. A maggior ragione che il presidente della Regione è anche commissario straordinario per l’attuazione degli interventi di riqualificazione dell’autostrada Palermo-Catania”.
Lo afferma il governatore della Sicilia, Renato Schifani, in merito alla chiusura dell’A19, nel tratto tra Trabia e Termini Imerese, per consentire le riprese di un film.

“Il provvedimento, preso in autonomia dagli uffici regionali dell’Anas, – prosegue esterrefatto Schifani – ha causato notevoli disagi agli automobilisti, costretti per ore a lunghe file e all’allungamento del percorso. Una decisione dalla quale prendo le distanze con forza”.

Critica al modus operandi di Anas

“Il modus operandi dell’Anas è sempre lo stesso – denuncia Maria Terranova – Manda l’ordinanza di chiusura alle 18 del giorno prima, senza tenere in considerazione i disagi per la nostra città, già provata dai lavori di manutenzione in corso sull’autostrada”. Il primo cittadino punta il dito contro la decisione di chiudere un tratto già interessato dalla chiusura dello svincolo di Termini Imerese.

Dettagli dell’ordinanza e impatto sul traffico

Secondo l’ordinanza, durante le 8 ore di stop i mezzi leggeri provenienti da Palermo e diretti a Catania devono uscire dallo svincolo di Trabia, percorrere la statale 113 e rientrare in autostrada dallo svincolo dell’agglomerato industriale. I mezzi pesanti, invece, dopo il filtraggio allo svincolo di Trabia verranno accumulati nell’area di servizio Caracoli Sud e, se necessario, lungo il tratto autostradale, con tempi di attesa fino a un’ora. “Una genialata”, commenta sarcasticamente il sindaco, che parla di “situazione di difficoltà del comune di Termini Imerese” e di rischi per l’incolumità di automobilisti e residenti. Dopo aver ricevuto l’ordinanza, il primo cittadino ha subito contattato Prefettura e Anas per manifestare la sua contrarietà.

Appello del sindaco per la sicurezza

“Questa chiusura non è tollerabile – ribadisce Maria Terranova – Ho espresso a tutti il mio dissenso e declino ogni responsabilità per eventuali situazioni di pericolo”. Con la sola polizia municipale impegnata nei controlli sul territorio, il sindaco chiede l’intervento di tutte le forze dell’ordine presenti in città e si appella al buonsenso, ritenendo che la gravità della situazione non sia stata compresa.

Richiesta di revoca dell’ordinanza

Nella seconda missiva inviata ad Anas, il primo cittadino esprime parere fortemente contrario a qualsiasi attraversamento del comune di Termini Imerese, reputando prevalente la tutela dell’interesse pubblico e l’incolumità degli automobilisti in transito. Per questo motivo, con la nota il sindaco ha chiesto la revoca dell’ordinanza e le scuse di Anas per i disagi creati.

Impatto sulla viabilità e critiche finali

La carreggiata in direzione Palermo non subirà alcuna limitazione al traffico, mentre il tratto Catania-Palermo sarà completamente chiuso per 8 ore consecutive, situazione giudicata inconcepibile dal sindaco a fronte dei disagi per la viabilità locale e il rischio di ingorghi e incidenti. L’ira del primo cittadino si concentra sul modus operandi di Anas, rea di non considerare l’impatto delle proprie decisioni sulla quotidianità dei residenti e sulla vivibilità del territorio. Secondo Maria Terranova, le riprese cinematografiche, per quanto significative, non possono prevalere sulla tutela della sicurezza e degli interessi della collettività.

 

Articoli correlati