L’azienda Scarpe & Scarpe Spa, storica società italiana operante nei settori di calzature, pelletteria, abbigliamento e valigeria, ha annunciato la chiusura del punto vendita di Palermo che si trova nel centro commerciale Forum, mettendo a rischio il futuro di 18 dipendenti.
La società aveva ottenuto l’omologa della procedura di concordato preventivo in continuità aziendale in data 1 luglio 2022, quindi con relativa garanzia aziendale e tutela occupazionale degli oltre 1.550 dipendenti e 137 negozi situati in 19 regioni d’Italia.
Durante il recente incontro con i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, l’azienda ha spiegato che la chiusura è una scelta forzata e involontaria, legata ad esclusiva volontà e responsabilità della società immobiliare Multiveste Italy 4 Srl, che gestisce gli spazi commerciali all’interno dello stesso centro commerciale Forum Palermo.
L’azienda e l’affitto
L’azienda Scarpe&Scarpe, spiegano i sindacati, ha dichiarato formalmente che “allo scadere del contratto di locazione, cessato il 31 maggio 2022, si è attivata al fine di rinnovare il canone di affitto, ma inspiegabilmente la proprietà, la Multiveste Italy 4 Srl, si è defilata da ogni tipo di contrattazione inviando, nel mese di aprile 2023, una pec attraverso la quale ha intimato lo sgombero dei locali al 31 luglio”. Da indiscrezioni sembrerebbero essere destinati alla società Decathlon.
La Scarpe&Scarpe ha però ribadito alla proprietà immobiliare la volontà di permanere negli attuali spazi commerciali anche ad altre condizioni economiche o di rimanere all’interno del centro commerciale in altre superfici eventualmente disponibili, e infine, se le due richieste non venissero accettate, ha chiesto una proroga fino a fine anno.
L’incertezza per i lavoratori
“Tale condizione di estrema precarietà e incertezza – spiegano i sindacati – ha creato panico sia nei 18 dipendenti del centro commerciale coinvolti sia per l’intera rete siciliana e nazionale, essendo il punto vendita in questione il primo negozio d’Italia per fatturato, con il rischio di serie ripercussioni su tutta la rete”.
Marianna Flauto, segretario generale Uiltucs Sicilia e Ida Saja, segretario generale aggiunto dichiarano: “Stiamo assistendo all’ennesima chiusura di un’azienda che non vuole lasciare il territorio e non vuole licenziare i propri dipendenti, ma si ritrova costretta a farlo per effetto della totale assenza di una disciplina normativa chiara e tutelante che regolamenti e disciplini la fattispecie dell’ affidamento delle superfici di vendita dentro i centri commerciali. Tale assenza di disciplina fa sì che si possano di fatto eludere quelle tutele legislative, riconducibili ai trasferimenti di ramo azienda, che assicurerebbero la prosecuzione occupazionale dei lavoratori di volta in volta coinvolti ai sensi dell’art.2112 cc. Chiediamo subito l’intervento autorevole del presidente della Regione, Renato Schifani e dell’assessore alle Attività Produttive, Edy Tamajo non escludendo ogni azione volta a tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
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