Oggi siamo più tristi, un po’ meno bambini. Topolino, Paperino, Pippo, ma anche Winnie the Pooh, Stitch, il Re Leone, ed altri beniamini lasciano Palermo: chiude il Disney Store di via Ruggero Settimo nel cuore della città. E va via quella magia spensierata che in molti adulti hanno sicuramente apprezzato.
Da stamattina campeggia l’avviso sulla porta a vetri del negozio protetta dal cancello in ferro. Il foglio con sopra i personaggi Disney che i più piccoli (ma anche i meno piccoli) amano include un messaggio eloquente “Grazie per essere stati con noi. Questo punto vendita è chiuso”.
Ed elenca dove sarà possibile continuare a fare acquisti indicato il sito ufficiale. Si chiude, così, una storia che a Palermo era iniziata nel 2012.
C’è qualcuno all’interno dei locali ma lavora solo per svuotarli. Non parla nessuno “Non possiamo rilasciare dichiarazioni”.
Oltre a Palermo, chiudono i battenti diversi altri punti in tutta Italia. Ben 15 sparsi per lo Stivale. Era una decisione che già era stata annunciata dalla Disney a fine maggio.
Una scelta “arrivata a cose fatte, con la messa in liquidazione della società avvenuta – avevano dichiarato i sindacati – il 19 maggio scorso che non è stata accompagnata da alcuna prospettiva o proposta per la tutela occupazionale”. Lo scorso 25 maggio, poi, quattro ore di sciopero.
Sono complessivamente 233 i lavoratori in Italia interessati dalle chiusure. La società avrebbe deciso di abbandonare non solo il mercato italiano, ma quello europeo in generale.
A marzo Disney aveva annunciato anche la chiusura di almeno 60 dei suoi negozi in Nord America per concentrarsi principalmente sulle vendite online.