La procura ha chiesto cinque anni di carcere per un cinquantenne accusato di aver violentato la diciannovenne poi vittima dello stupro di gruppo al Foro Italico. Il processo in abbreviato vede imputato un parente che avrebbe abusato della giovane nel giugno del 2022 nella pizzeria dove lei lavorava. Secondo la giovane l’uomo le avrebbe fatto prima sniffare della cocaina e poi l’avrebbe palpeggiata nella sua pizzeria, dove la presunta vittima lavorava.

Versione sempre negata dall’imputato

Una versione sempre negata dall’imputato. L’uomo, difeso dall’avvocato Giovanni Morgante e Giovanni Di Trapani ha respinto le accuse. Ha negato di aver avuto rapporti sessuali con la ragazza. Ha raccontato che era stata la zia a chiedergli di farla lavorare nel suo locale per sottrarla ai giri poco raccomandabili che frequentava. L’uomo ha sostenuto che sarebbe stata lei, dopo avere bevuto la birra, a cercare di baciarlo e che lui avrebbe rifiutato le avances, anzi l’avrebbe riaccompagnata a Ballarò, nella casa dove conviveva con il fidanzato. Secondo l’imputato, la ragazza l’avrebbe denunciato proprio per calmare l’ex compagno molto geloso.

Respinto il ricorso per la scarcerazione di due imputati

Respinto il ricorso presentato dagli avvocati di Elio Arnao e Christian Maronia, accusati di avere fatto parte del branco che ha partecipato allo stupro di gruppo ai danni di una diciannovenne, avvenuto il 7 luglio dell’anno scorso in un cantiere abbandonato del Foro Italico. Dopo un anno gli avvocati dei due imputati, Carmelo Adamo e Giuseppe Farina, avevano chiesto la misura cautelare dei domiciliari per i loro assistiti. Il tribunale ha respinto le due richieste. L’avvocato Carla Garofalo, che difende la vittima, si è opposta ritenendo che sussistano anche il pericolo di fuga e la reiterazione.

Il rinvio al 9 settembre

Il processo, che si sta svolgendo in abbreviato, è stato rinviato al 9 settembre quando comincerà l’esame di Angelo Flores, Cristian Barone, Gabriele Di Trapani, Christian Maronia, Samuele La Grassa e Elio Arnao, i quali in caso di condanna potranno ottenere lo sconto di un terzo della pena. Per il 13 settembre è stata fissata la requisitoria del pm e gli interventi dell’avvocato Garofalo e delle parti civili mentre dal 27 al 4 ottobre potranno replicare i legali degli imputati, subito dopo dovrebbe arrivare la sentenza. Il giudice del tribunale dei minorenni, Maria Pino, ha già condannato a 8 anni e 8 mesi Riccardo Parrinello, che non aveva ancora 18 anni quando fu commesso il reato.

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