È tempo di celebrazioni religiose per Santa Rosalia, nell’ambito del 400° Festino. Arrivano i saluti di Papa Francesco a Palermo ed palermitani. Li porta il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano che ha presieduto il Pontificale nella Cattedrale in occasione della festa liturgica della santa patrona del capoluogo siciliano.

Parolin cita anche Don Pino Puglisi, ricorda il discorso del cardinale Salvatore Pappalardo in occasione dei funerali del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa che si tennero nella chiesa di San Domenico il 4 settembre del 1982.

Palermo e la testimonianza di giustizia

Il segretario di Stato della Santa Sede nella sua omelia ha sottolineato: “La città di Palermo ha perseguito la giustizia fino a forme di testimonianza altissima. Fino al sacrificio della vita. Qui ci sono i martiri della giustizia, tra i quali il nostro caro Don Pino Puglisi. Nella memoria di tutti noi è rimasta impressa l’invettiva del cardinale Salvatore Pappalardo: ‘Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata dai nemici e questa volta non è Sagunto ma la nostra Palermo’. Il clima era cupo in quegli anni ma la città seppe reagire. Dal sangue versato nacquero migliaia di voci sul cammino del cambiamento”.

“La chiesa di Palermo continui ad essere attenta a percorsi di giustizia”

Parolin prosegue: “La chiesa di Palermo continui anche ad esso ad essere attenta a promuovere percorsi di giustizia e legalità collaborando con le numerose associazioni presenti per aiutare la cittadinanza a superare la mentalità che può rischiare alle volte di essere in contrasto con la legalità”

“Questa chiesa non dimentichi di essere vergine e casta”

Il Cardinale ha inoltre sottolineato: “Questa chiesa, come ha ricordato San Paolo, non dimentichi di essere vergine casta che dovrà presentarsi a Cristo suo sposo. La pagina del vangelo infine ci presenta la parabola delle vergini stolte e delle vergini sagge. Vorrei fermare l’attenzione sul simbolismo dell’olio che venendo a mancare alle vergini stolte costituisce la ragione prima del loro dramma in una notte che per esse si concluse in modo triste. L’olio era simbolo di serenità, prosperità, gioia e pace. Perché nella parabola si parla di un olio che non si può prestare? Perché quell’olio rappresenta l’amore che alimenta la fiamma della fede”.

Alle 11 la folla si è tutta raccolta per il Pontificale del segretario di Stato, concelebrata dall’arcivescovo Corrado Lorefice e dai vescovi di Sicilia, con la partecipazione del sindaco, delle autorità, dei Capitoli Metropolitano e Palatino, del clero e del seminario arcivescovile. Il coro della Cattedrale, diretto da Mauro Visconti ha accompagnato alcuni passaggi. Molti i momenti di fede ed emozione della lunga e solenne funzione religiosa.

Dalle 19 processione delle reliquie di Santa Rosalia

Dalle 19 è prevista la solenne processione cittadina dell’urna contenente le reliquie di Santa Rosalia. Questo l’itinerario: via Vittorio Emanuele, Quattro Canti, (canto dell’inno di ringraziamento Te Deum – Coro della Cattedrale – e affidamento della Città alla Santuzza), piazza Marina (accoglie l’Urna il Coro delle voci bianche del Conservatorio di Musica A. Scarlatti diretto dal M° Antonio Sottile). Messaggio dell’Arcivescovo alla Città. Ritorno della processione per corso Vittorio Emanuele, Quattro Canti, via Maqueda, discesa dei Giovenchi, piazza S. Onofrio, via Panneria, piazza Monte di Pietà (sosta dinanzi alla prima edicola votiva dedicata alla Santuzza), via Judica, via Gioiamia, via M. Bonello e rientro in Cattedrale. E alle 23 lo spettacolo pirotecnico nel sagrato della Cattedrale.