Aveva chiamato la moglie pochi minuti prima della tragedia, Giuseppe Miraglia, 47 anni, originario di San Cipirello. Lascia la moglie e un figlio di 10 anni. Ad esprimere cordoglio a nome di tutta la cittadinanza è stato il sindaco Vito Cannella, che si è recato nell’abitazione di via Crisafi, dove l’operaio abitava con la moglie Loredana e il piccolo. “Sono amareggiato e turbato – commenta il primo cittadino sancipirellese – lo conoscevo da tanto, era una persona mite e silenziosa, dedito al lavoro e alla sua famiglia”. Parenti e amici si sono stretti attorno alla moglie che vive in una palazzina che sorge alle spalle dell’antica chiesa delle anime sante.
Ieri, 6 maggio 2024, durante la seduta del consiglio comunale di San Cipirello è stato osservato un minuto di silenzio.
Le parole del cugino e collega Giovanni d’Aleo
“Ho lavorato fino alle 10 in quella vasca e tutto è filato liscio. Mi ha dato il cambio mio cugino Giuseppe Miraglia. Poi è successo qualcosa d’imprevisto”. – ha dichiarato d’Aleo -. Da quanto ricostruito, quella mattina gli operai avevano iniziato a lavorare alle 8 del mattino, verso le 10 Giuseppe Miraglia da il cambio al cugino, poi la tragica scoperta ad ora di pranzo.
Giovanni D’Aleo, 44 anni, operaio scampato alla strage di Casteldaccia lo ha raccontato ad uno dei soccorritori nei momenti concitati della tragedia. Quella mattina nel cantiere tutto sembrava filare liscio. Gli operai avevano iniziato il lavoro alle 8 e dopo due ore si erano dati il cambio. D’Aleo sarebbe andato a rifocillarsi dopo essere stato per ore nella zona della vasca dell’impianto. Resta da capire cosa sia successo. “Ho capito subito che era successo qualcosa di grave e ho dato l’allarme”, ha aggiunto in lacrime l’operaio.
La reazione dei concittadini
“R.I.P Fai buon viaggio Giuseppe Miraglia . Condoglianze alla famiglia Miraglia e Maniscalco” – ha scritto sui social un utente -. Poi ancora: “Una tragedia ha investito il nostro paese lasciandoci nello sconforto .Una notizia terribile che ci toglie un giovane uomo a noi compaesani e alla famiglia. Bravissimo ragazzo dedito al lavoro e alla famiglia. Cecilia buon Dio possa accoglierlo in paradiso e dare consolazione alla famiglia”.
“Caro Giuseppe ti ricorderò sempre come un grande lavoratore , che il signore ti accoghie nelle sue mani.R.p.s in pace Sentite condoglianze alla famiglia.” – scrive un altro -.
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