La strada statale 113 tra il bivio di Cerda e l’agglomerato industriale è franata. Un altro collegamento chiuso al transito perché pericoloso per gli automobilisti. La zona franata è stata transennata in attesa dell’arrivo dei tecnici dell’Anas.
Una corsia sprofondata
Ad essere interessato dalla frana un tratto di una delle due corsie che è letteralmente sprofondata. Si presume che le piogge di questi giorni abbiano fatto cedere parte del costone su cui insiste il tracciato a causa delle infiltrazioni di acqua. Al momento l’area franata è stata transennata e si viaggia su una sola corsia.
Il grido di allarme del sindaco di Cerda
“E’ davvero un grosso guaio per diversi comuni la chiusura al transito della statale 113 tra Buonfornello e Cerda. Quattro comuni come Cerda, Aliminusa, Montemaggiore, Belsito e Sciara sono tagliati fuori dai collegamenti – dice il sindaco di Cerda Salvatore Geraci – Quella franata è un tratto della strada percorsa dalla Targa Florio che è oggetto di manutenzioni da parte dall’Anas. Quello che non si va è convogliare le acque piovane che ristagnano per giorni e poi provocano questi disagi. Ho chiesto un incontro urgente insieme ai miei colleghi per ripristinare al più presto la strada. Al momento l’unica via di fuga è la strada che porta dentro al comune di Termini Imerese che in queste ore è invaso dalle vetture di tanti pendolari”.
Il sindaco chiede anche un incontro per mettere finalmente in sicurezza e rendere transitabile strada Cerda, Villaurea Himera. “Abbiamo gli agricoltori in rivolta per le condizioni di questa strada – aggiunge Geraci – Bisogna iniziare al più presto i lavori per rendere percorribile questa importante strada nel nostro comprensorio. Rappresenta una via alternativa alla statale. Ed invece al momento non abbiamo più nulla e siamo di nuovo in piene emergenza”.
Altri danni tra le Madonie e la zona di Termini
Oltre alla strada statale 113 “Settentrionale Sicula” chiusa tra il tratto dal km 208,800 al km 209,950, nei pressi di Termini Imerese, sempre nel palermitano, a causa del cedimento dell’asfalto è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni la strada provinciale 6 nel territorio di Trabia. Anche in questo caso la causa una frana che ha bloccato il transito.
Analoghi casi nei giorni scorsi
Ieri il maltempo, anche se solo parzialmente ha dato tregua. Un’occasione che ha permesso a tecnici ed enti proposti di fare sopralluoghi ed avviare la prima conta dei danni in tutta la Sicilia. La situazione più grave tra Alcamo e Castellammare del Golfo, nel trapanese, dove è crollato un ponte sulla statale 187. Ieri si temeva che anche la parte del ponte sul fiume San Bartolomeo rimasta in piedi rischiava di crollare. Quel tratto di strada era strategico per i tanti pullman che la mattina portano gli studenti pendolari nelle scuole del territorio. Come vie di fuga resta la statale che porta allo svincolo autostradale e la strada provinciale 2 che ha anche problemi di viabilità per la presenza diverse buche.
Situazioni critiche nel palermitano
Nel palermitano ci sono altre situazioni critiche. A Mezzojuso è stata chiusa la strada in contrada Cardonera perché il manto stradale è franato in diversi punti. Tre le frane che si sono aperte nelle zona tra Cefalà Diana e Godrano. Una nuova frana sulla strada provinciale 26 interessata da alcuni giorni di alcuni cedimenti dell’asfalto. Chiusa la strada Bagni in territorio di Cefalù Diana e Cannitello in territorio di Godrano. Altra frana sulla statale 113 nella zona di Molara a Termini Imerese e una seconda frana sempre sulla statale 113 nel territorio di Cefalù.
Emergenza Papireto
Grave la situazione a Palermo nella zona del Papireto dove l’acqua si riversa sulla carreggiata. Sono in corso sopralluoghi tra i tecnici del Comune e la protezione civile. In queste ore i vigili del fuoco del comando provinciale stanno eseguendo tutta una serie di controlli sugli edifici dove sono state segnalate situazioni di pericolo di crollo di calcinacci.
Le dighe piene d’acqua
Continuano i controlli sulle dighe in Sicilia. Per evitare l’esondazione è iniziata già da ieri in alcune lo sversamento controllato dell’acqua in eccedenza. Al momento la situazione è monitorata costantemente anche la fine delle piogge prevista in questi giorni fa sperare nel rientro dell’emergenza.
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