I carabinieri della compagnia di Partinico, dopo indagini, hanno identificato e denunciato in stato di libertà alla procura per i Minorenni, tre giovanissimi che lo scorso mese di agosto si sarebbero introdotti all’interno del centro sportivo “Don Pino Puglisi” di contrada Presti a Montelepre, danneggiando gli infissi, le vetrate, i servizi igienici e l’impianto elettrico.
La denuncia era stata presentata dal sindaco Giuseppe Terranova. Sui social il primo cittadino ha manifestato tutta la sua disapprovazione per un gesto idiota che ha danneggiato un bene comune.
“Alcuni delinquenti, debosciati, incivili e senza dignità hanno scavalcato il perimetro del centro sportivo – scrive sui social il sindaco – con l’intento e il gusto di distruggere parte dei locali e spogliatoi a servizio dei campi da tennis. Gli operai del comune addetti alla pulizia del centro, hanno scoperto la devastazione informando gli uffici.
Sono stato adesso dai carabinieri a denunciare tutto con la speranza che le indagini possano portare a individuare gli indegni di turno. Infine, esorto le famiglie a vigilare sui ragazzi, a insegnare loro che il centro sportivo o il parco urbano o altro bene pubblico non appartengono al Comune ma sono beni di tutti e pertanto vanno custoditi e rispettati”.
Sport e violenza
Sport e violenza sono troppo spesso diventati un binomio che non dovrebbe esistere. Gli scontri e i danneggiamenti sono all’ordine del giorno. In questo ore si apprende che per gli scontri del marzo scorso durante la partita di calcio tra Canicattì e Licata in 27 rischiano il processo. La Procura di Agrigento, come riporta il Giornale di Sicilia, ha notificato a tutti gli indagati la conclusione delle indagini, comunicazione che solitamente è il preludio alla richiesta di rinvio a giudizio.
I Daspo
Già da qualche tempo i presunti responsabili di quegli scontri nel corso della gara di calcio erano stati individuati. La questura di Agrigento, infatti, aveva disposto i cosiddetti Daspo, i divieti di accesso alle gare sportive. Per gli ultras più esagitati ci fu anche l’arresto all’epoca dei fatti, il 5 marzo scorso all’esterno dello stadio di Ravanusa. Gli scontri furono fra le due tifoserie, all’esterno dello stadio Saraceno per l’acceso derby fra Canicattì e Licata. Almeno cinque autovetture di servizio delle forze dell’ordine furono danneggiate, si verificarono dei feriti fra poliziotti, carabinieri e finanzieri. Agenti e militari, schierati per garantire ordine e la sicurezza pubblica allo stadio di Ravanusa, vennero bersagliati da una fitta sassaiola e dal lancio di bottiglie di vetro. La partita era valida per la 26° giornata di serie D, girone I e fu comunque disputata.
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