Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale e lo stanziamento di 20 milioni di euro da Roma, somma fortemente criticata dalle opposizioni, arriva la parte più consistente degli interventi.
Ad annunciare una rimodulazione dei fondi è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “Una buona notizia per tutti i siciliani: grazie ai fondi ottenuti dal Mit nell’ambito della rimodulazione del Pnrr, sono in arrivo 113,5 milioni di euro per la Sicilia. Lo prevede il decreto direttoriale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che stanzia per il nostro Paese 1 miliardo di euro per la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua e per la loro digitalizzazione e monitoraggio. Questo intervento permetterà di ridurre in modo significativo la dispersione di acqua potabile modernizzando, al contempo, le reti di distribuzione. Con Salvini e con la Lega risposte concrete e celeri alle esigenze del nostro territorio” dice con una nota ufficiale il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, coordinatore della Lega in Sicilia.
La dichiarazione da parte del Consiglio dei Ministri
Appena due giorni fa era stato deciso di dichiarare lo stato di emergenza idrica per la durata di un anno con annessi interventi straordinari in Sicilia. Il Consiglio dei ministri aveva deliberato lo stato di emergenza nazionale per la siccità nell’isola, come richiesto nei giorni scorsi dalla giunta regionale, per una durata di 12 mesi, stanziando i primi 20 milioni di euro, con la possibilità di incrementare le risorse in tempi brevi già nel corso dell’attuazione dei primi interventi. Alla riunione a Palazzo Chigi ha partecipato anche il presidente della Regione.
Il governo siciliano ha già trasmesso a Roma tutta la documentazione necessaria, stilando una lista degli interventi necessari a ridurre gli effetti della crisi dovuta alla mancanza di piogge. Le soluzioni proposte dalla cabina di regia, guidata dal governatore e coordinata dal capo della Protezione civile regionale, sono differenziate in base ai tempi di realizzazione.
I provvedimenti che saranno adottati
Tra quelle di rapida attuazione, l’acquisto di nuove autobotti nei Comuni in crisi e la sistemazione di altri mezzi in un centinaio di enti locali; circa 130 interventi tra rigenerazione di pozzi esistenti, trivellazione di pozzi gemelli e riattivazione di quelli abbandonati, oltre al revamping di una trentina di sorgenti; il potenziamento degli impianti di pompaggio e delle condotte; la realizzazione di nuove condotte di interconnessione e bypass.
Per i prossimi mesi, invece, si sta valutando la ristrutturazione e il riavvio dei dissalatori di Porto Empedocle, nell’Agrigentino, e di Trapani, operazioni che richiederanno tempi e procedure di gara più lunghe, non essendoci deroghe sostanziali in materia ambientale e di appalti sopra soglia comunitaria.
Nove tavoli nelle singole province con il Genio Civile
Nello stesso tempo, il dipartimento regionale di Protezione civile ha istituito nove tavoli tecnici negli uffici del Genio civile dei capoluoghi di ogni provincia, con rappresentanti del dipartimento delle Acque, dei Consorzi di bonifica, e dell’Autorità di bacino. I tavoli hanno individuato e selezionato gli interventi secondo priorità e poi procederanno al monitoraggio delle fasi realizzative. Inoltre, diverse riunioni sono già state svolte con Siciliacque, Aica Agrigento, Caltacque e Acque Enna.
La soddisfazione di Schifani
“Ringrazio il governo per la sensibilità dimostrata e il ministro Musumeci per lo stanziamento dei primi 20 milioni di euro e per l’impegno a implementare le risorse in tempi brevi nel solco di uno stretto rapporto di collaborazione tra Regione e governo nazionale” ha dichiarato il governatore Renato Schifani al termine del Consiglio dei ministri.
Commenta con Facebook