Ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti. E ancora, disturbi del sonno, alterazione dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali.
Possono essere questi e tanti altri i contraccolpi all’uso sconsiderato di smartphone, videogiochi e altri dispositivi digitali da parte dei bambini molto piccoli e degli adolescenti.
Per correre ai ripari il pediatra-deputato M5S all’Ars Carlo Gilistro ha messo a punto un ddl voto che sarà presentato ai giornalisti martedì 20 febbraio alle 11 presso la sala stampa di palazzo dei Normanni.
Il testo mira a vietare l’uso delle apparecchiature digitali ai bambini nei primi anni di vita e a limitarle fortemente fino ai 12 anni. Punta, inoltre, a varare una campagna di informazione sui pericoli cui i genitori possono esporre inconsapevolmente i propri figli mettendogli in mano precocemente un’apparecchiatura digitale.
Cellulari vietati a scuola
Cellulari in una teca durante la ore scolastiche. Questa, l’iniziativa dell’istituto superiore Gregorio Ugdulena di Termini Imerese. Dopo tanto tempo, ecco che un’edificio scolastico, da avvio all’ “esperimento sociale tanto discusso” volto a stimolare l’affettività. “Un risultato davvero bello, i ragazzi parlano, scherzano e riscoprono la relazione” – ha dichiarato la dirigente Patrizia Graziano -.
All’unanimità, docenti e genitori, hanno ben accolto la proposta dell’istituto che è diventato un punto di riferimento per le altre scuole che vogliono adottare lo stesso sistema. il nuovo progetto sociale, è così svolto: al suono della campanella i ragazzi ripongono il proprio cellulare all’interno di una scatola che viene chiusa dal personale scolastico, e solo a fine delle lezioni giornaliere, possono riprenderlo . Sembra inoltre, che la nuova circolare abbia portato i suoi frutti: si usa meno il telefonino e si da più spazio alla socialità.
“L’esperimento sociale” dell’istituto
Ecco in cosa consiste il nuovo progetto volto a stimolare l’affettività dei giovanissimi: gli studenti entrano in classe e depositano i telefoni spenti negli appositi spazi, che vengono chiusi a chiave dal personale scolastico dieci minuti prima dell’inizio delle lezione, alle ore 8.20 di mattina. Solo intorno alle 13.50 i ragazzi possono riavere il loro lo smartphone.
Commenta con Facebook