L’eccellenza della chiesa del palermitano subito alla ribalta di Tv2000, l’emittente televisiva a diffusione nazionale controllata dalla Cei, la conferenza episcopale italiana. Torna la docu-serie “Eccomi” e subito tra suoi protagonisti figura un sacerdote siciliano. Si tratta di don Paolo Cassaniti, parroco a Cefalù della stazione missionaria ‘Paolo, Aquila e Priscilla’. Sarà proprio lui uno dei sacerdoti al centro di questa prima puntata della nuova stagione. Una docu-serie sulla vocazione al sacerdozio.
La docu-serie
“Eccomi” andrà in onda ogni lunedì alle 19.35 a partire dal prossimo 20 settembre. Giunta alla seconda edizione, torna con nuove storie e riflessioni sulla figura del prete, sul suo ministero, ma soprattutto si focalizza su una domanda: come si diventa ministri di Dio e che cosa è la chiamata? Tredici puntate, due storie a puntata, ventisei sacerdoti protagonisti, per scoprire le ragioni più intime di quell’“Eccomi”, con il quale uomini, anche lontani dalla chiesa, si ritrovano oggi a servirla prendendosi cura degli ultimi, degli emarginati, di chi ha bisogno di tornare a sperare e ad amare.
Chi è don Paolo
Don Paolo Cassaniti all’età di quattro anni ha cominciato a strimpellare la tastiera per poi approdare alla fisarmonica che è diventata la sua grande compagna di vita fino a farlo approdare al conservatorio. Il mare, il sole, la musica, i ritmi lenti, i primi amori, l’incontro con la sofferenza e una domanda su tutte: “Per chi sto vivendo”? E’ il tempo del discernimento, dell’ingresso in seminario che lo porterà a rispondere “Eccomi” alla chiamata sacerdotale, il 30 dicembre 2017, nella cattedrale di Cefalù e ad abbracciare un nuovo progetto di evangelizzazione con le famiglie, sulle orme di San Paolo, Aquila e Priscilla, in pratica presbiteri e laici per una chiesa a servizio di tutti.
L’altro protagonista
L’altro protagonista di questa puntata sarà don Marco Ricci, tifoso doc del Napoli, nato con una malattia genetica ossea rara, l’osteogenesi imperfetta, che gli provoca frequenti rotture di ossa. Attraversa l’adolescenza, il desiderio di affrancarsi dalle cure dei genitori e fa delle bellissime gite in montagna con un gruppo di giovani capitanati da un sacerdote, chiamato affettuosamente dai ragazzi “il boss”: è là che matura il suo Eccomi. Un Eccomi che rinnova ogni giorno a fianco degli ultimi, perché don Marco, soprannominato il parroco antibiocidio, è sceso in campo per la difesa dell’ambiente, contro chi avvelena la terra della sua zona, trasformandola da madre in matrigna.
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