Su ricorso di una cittadina di Termini Imerese (Palermo) il Tar del Lazio ha fermato una parte del cantiere per la realizzazione del ramo Ovest del maxi cavo Sardegna-Sicilia-Continente Tyrrhenian Link.
La proprietaria di una casa espropriata a Termini Imerese si è rivolta prima al Tar Sicilia che ha inviato per competenza il caso al Tar Lazio per decidere sull’annullamento,.
Con decreto monocratico urgente emanato una decina di giorni fa, il Tar del Lazio ha sospeso il provvedimento di esproprio relativo a una delle numerose particelle interessate dai lavori, all’interno della quale sorge la casa della donna.
L’urgenza, scrive il presidente della Terza Sezione nel decreto, è dovuta al fatto che l’occupazione d’urgenza dell’area è già iniziata lo scorso 16 settembre 2024 con la realizzazione anche di lavori di abbattimento dei muri perimetrali della proprietà. Il tribunale ha quindi disposto lo stop del cantiere anche se solo limitatamente all’abbattimento della casa di proprietà della ricorrente, “potendo invece l’occupazione ed i lavori proseguire, nel bilanciamento dei contrapposti interessi, solo con riferimento ad opere non interferenti con la casa di proprietà”.
I lavori interessati riguardano la realizzazione della Stazione di Conversione Caracoli, in comune di Termini Imerese e il connesso interramento di 6 linee da 150 chilowattora per complessivi di 3,75 chilometri. Lo stop resterà valido almeno fino al 23 ottobre quando il Tar tornerà a pronunciarsi sulla sospensiva in sede collegiale.
“Terna attende l’esito del pronunciamento del Tar Lazio previsto per il 23 ottobre 2024. In merito alle recenti uscite sulla stampa, l’azienda fa sapere che le attività di cantiere previste per la realizzazione della stazione di conversione del Tyrrhenian Link West (opera autorizzata con decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 05.09.2023) a Termini Imerese sono regolarmente in corso di svolgimento nelle aree in possesso di Terna”. Lo fa sapere l’azienda in merito al ricorso al Tar Lazio di una cittadina di Termini Imerese che si oppone all’esproprio dei suoi terreni e delle sua abitazione per la realizzazione del collegamento tra la Sardegna e la Sicilia che Terna sta realizzando nel Tirreno.
“Nelle particelle catastali che non rientrano nell’attuale disponibilità dell’azienda, invece, – aggiunge l’azienda -Terna precisa che non è stata svolta alcuna attività”.