“Al danno continua ad aggiungersi la beffa al Comune di Palermo, a causa della cattiva costituzione dei fondi, di un utilizzo errato delle risorse dei contratti decentrati e del ritardo nel siglare gli accordi. A pagarne le conseguenze sono sempre i lavoratori e i cittadini, a cui vengono erogato servizi inadeguati”. A dirlo Margherita Amiri e Mario Basile, segretario provinciale e responsabile Dipartimento Enti locali della Cisl Fp Palermo Trapani, insieme ai componenti delle Rsu.
“Già il Ministero dell’Economia e Finanze – aggiungono – con specifici rilievi, aveva contestato al Comune, procedimenti discordanti con le norme e l’utilizzo delle somme destinate al personale in modo difforme dai contratti, con la grave conseguenza per i lavoratori di subire azioni di recupero dalle proprie tasche”. La Cisl Fp ricorda come “a molti dipendenti, perfino quelli in pensione, sia stato richiesto di restituire le somme percepite diversi anni prima, secondo modalità decise in modo sbagliato da altri”. “Queste scelte – affermano Amiri, Basile e le Rsu – hanno avuto anche la conseguenza di ritrovarsi con un consistente ridimensionamento del fondo del salario accessorio, tale da penalizzare non solo per i lavoratori ma anche tutta la cittadinanza a causa dell’impossibilità di rendere servizi efficienti”.
La Cisl Fp sottolinea di aver chiesto di sottoscrivere i contratti decentrati all’inizio dell’anno, per fornire attraverso una corretta programmazione, servizi migliori. “Al contrario di altre sigle sindacali – precisano Amiri, Basile e le Rsu – ci siamo opposti alla firma dei contratti in sanatoria alla fine dell’anno, via via sempre più penalizzanti e a rischio di ennesimi rilievi”. Il Collegio dei revisori contabili ha bocciato l’ipotesi di accordo economico decentrato 2019 sottoscritto a dicembre scorso, “per le stesse motivazioni – sottolinea la Cisl Fp – per cui non lo abbiamo firmato”.
“Confidiamo – concludono Amiri, Basile e le Rsu – che al più presto possano ripristinarsi le corrette relazioni sindacali da noi sempre proposte, all’insegna delle regolari applicazioni delle norme, tese al buon funzionamento dei servizi e per non ricadere in altri errori procedurali che possano danneggiare nuovamente lavoratori, funzionari e amministratori”.
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