“Il Ponte sullo Stretto non è un Lego”: Cateno De Luca continua la sua battaglia a favore del collegamento stabile tra Messina e Reggio Calabria ma sottolinea i suoi dubbi rispetto alla prassi portata avanti dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. De Luca ha parlato di Ponte sullo Stretto poco prima di sottoporsi, nella sala infermeria dell’Ars, al test antidroga per i deputati regionali siciliani.
“Non mi preoccupano gli 8 miliardi necessari per costruire il Ponte – spiega De Luca – mi preoccupa, invece, cosa si intenda fare rispetto a tutta la programmazione complementare e necessaria per rendere veramente utile quel collegamento. Servono 30 miliardi per le autostrade, per il rafforzamento dei porti e delle linee ferroviarie dove vanno realizzate opere sia per l’alta velocità, sia per l’alta capacità”.
“Io ho sempre detto Viva il Ponte – continua il leader di Sud chiama Nord – e ricordo a tutti che Salvini e la Lega, in passato, erano contrari a questa opera. Bene aver cambiato idea. Ma serve un cronoprogramma concreto con certezza delle risorse.
De Luca sottolinea la contemporaneità tra il rilancio del Ponte sullo Stretto e l’iter politico parlamentare dell’Autonomia differenziata. “Non credo sia casuale”, spiega l’ex sindaco di Messina e rimarca come le risorse per collegare Scilla e Cariddi non vadano prese dai fondi strutturali o da quelli di sviluppo e coesione: “quelle sono risorse già destinate al rilancio del Mezzogiorno per colmare il gap infrastrutturale”.
“Da Salvini – conclude De Luca – aspetto una riflessione completa sull’intero programma di infrastrutture che si intendono realizzare insieme al Ponte. Non è accettabile sentirsi dire questo si fa prima e il resto viene dopo. Messina da venti anni ha una programmazione urbanistica bloccata aspettando Godot. Non si può programmare nulla se non si conoscono le dinamiche territoriali”.