Crimini in calo del 2,3% in Italia, ma è allarme per violenze sessuali, stupefacenti, incendi e reati informatici. E’ quanto emerge dallo studio sulla criminalità nelle province italiane elaborato in esclusiva dal Sole 24 Ore sui dati forniti dal Ministero dell’Interno relativi al 2017 e pubblicato sul quotidiano di questa mattina.
Catania la provincia siciliana prima per criminalità seguita da Siracusa e Palermo, ultima Enna ma tutte si trovano nelle prime cento in Italia
Secondo l’analisi sono 6.600 i reati commessi e denunciati nell’ultimo anno in Italia, circa 277 ogni ora. Restano nell’ombra, invece, i fenomeni di microcriminalità, anch’essi diffusi sul territorio, ma che per diversi motivi sfuggono al controllo delle autorità. Nel 2017 sono state denunciate in media 12,7 violenze sessuali al giorno, in crescita del 15%. La diffusione degli stupefacenti, poi, alimenta i delitti registrati (+10%), prevalentemente lo spaccio. In salita dell’8% anche i reati a sfondo economico, così come le truffe e frodi informatiche che cavalcano la progressiva diffusione di internet. Gli incendi, infine, sono tornati a divampare sul territorio, come accadde in anni passati, tanto che se ne contano in media 28,2 al giorno (+29% rispetto al 2016).
E’ Milano la provincia italiana con il maggior numero dei reati denunciati, mentre Oristano, Pordenone e Belluno sono considerate le aree più sicure. Alle spalle di Milano ci sono Rimini e Bologna, mentre Roma si piazza al settimo posto, dietro anche a Firenze, Torino e Prato. Le province di Cagliari e Genova sono in testa per i reati legati agli stupefacenti, mentre quelle di Prato e Firenze per riciclaggio e impiego di denaro sporco. Trieste e Cagliari, invece, si contendono il primato negativo per il maggior numero di violenze sessuali denunciate. Trieste, inoltre, è al primo posto anche per truffe e frodi informatiche, seguita da Milano e Cagliari. Confermata infine l’incidenza più elevata di furti di auto nelle province di Barletta Andria Trani e Bari.
Nessuna città siciliana nella Top 20 ma le province dell’isola si trovano tutte entro le prime 100. La prima provincia siciliana per criminalità è quella di Catania che si trova al 32esimo posto con 43mila 190 denunce ma una diminuzione del 2,9% rispetto all’anno precedente. Subito dietro c’è, a sorpresa, Siracusa al 33esimo posto con 15mila 513 denunce. Palermo è terza in Sicilia, 41esima in Italia con 44.422 denunce ma con un calo consistente, del 6,70%. Trapani si attesta al 44esimo posto nazionale e al quarto in Sicilia comunque con un calo del 5,85%. Seguono Ragusa al 58esimo posto e Caltanissetta al 64esimo.
Per Messina un 85esimo posto che la fa considerare la provincia ‘messa meglio’ fra le città metropolitane siciliane ma al tempo stesso è una delle uniche due provincie siciliane a mostrare un incremento con lo 0,50% in più di reati. Al 95esimo posto c’è Agrigento che mostra una consistente diminuzione dei reati del 7,22% e infine Enna la provincia con meno criminalità in Sicilia al 99esimo posto nazionale ma con un preoccupante +4,82%.
La classifica è stilata tenendo contro della popolazione in proporzione al numero dei reati denunciati. Restano fuori i reati di microcriminalità spesso non denunciati per sfiducia o quelli di macro criminalità anch’essi a volte non denunciati per paura
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