Nelle scorse settimane avevamo mostrato un video ripreso da un passeggero che mostrava i cestini utilizzati allo scalo Falcone Borsellino per raccogliere l’acqua.
I ben informati parlano di un difetto di realizzazione nella zona delle partenze. Nel piazzale dove arrivavano i pullman occorrerebbero dei lavori di manutenzione. Se non si rivolve il difetto ad ogni pioggia spuntano i secchi.
Davvero un peccato visto che la zona arrivi è stata inaugurata da pochi anni.
La stessa scena, come scrive la Sicilia di Catania, si ripete a Fontanarossa dove tra secchi rossazzurri, ironicamente gli stessi colori della squadra di calcio cittadina, fanno slalom passeggeri in arrivo e in partenza.
Qualche pannello di avviso di pavimento bagnato e la cartolina del fine settimana appena trascorso è fissata. Le facce stupite e a tratti sdegnate di passeggeri e accompagnatori che transitano, ma soprattutto di chi dentro all’aeroporto ci lavora e dovrebbe farlo in tutta sicurezza, non restituiscono esattamente l’immagine di uno scalo che è il primo del Sud e il quinto d’Italia per flusso di passeggeri (oltre 10 milioni quelli registrati negli ultimi cinque mesi).
L’acqua piovana gocciola vicino all’ex biglietteria, nella zona check-in e sulle scale che conducono agli imbarchi con un pericolo scivolamento più che mai concreto.
Sono attualmente in corso lavori straordinari di riqualifica e impermeabilizzazione del tetto del Terminal A con relativo divieto d’accesso alla rampa partenze.
La struttura, inaugurata nel 2007, soffre da anni del problema di infiltrazioni dal tetto in caso di maltempo, fatto segnalato a più riprese da utenti e sindacati di categoria.
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