Continua senza picchi la lavorazione delle pratiche di cassa integrazione in Sicilia. Gli ultimi dati comunicati dall’Inps e aggiornati alle 20 di ieri parlano di quasi 14mila decreti trasmessi dalla regione sicliliana. Un dato che non raggiunge neanche la metà delle richieste avanzate dalle aziende in ottemperanza del decreto “Cura Italia” legato all’emergenza covid19
“Proprio per tale prestazione, è utile precisare – afferma il direttore regionale dell’INPS, Maria Sandra Petrotta – che la Regione siciliana ha trasmesso all’INPS 13.973 decreti, 13.436 dei quali (cioè il 96,15% del pervenuto ed il 99,46% dei decreti effettivamente lavorabili) sono già stati autorizzati dall’Istituto. Completano il quadro 416 decreti da annullare e 49 sospesi per un supplemento istruttorio; il numero di lavoratori interessati è pari a 30.749 unità e le ore autorizzate sono oltre 6 milioni e 500 mila, per un totale di 52.796.480 euro”.
“Restavano, alle 20 di ieri sera soltanto 72 decreti da istruire (pari allo 0,51% del pervenuto) per i quali si procederà entro oggi alla prevista autorizzazione, insieme ai decreti che perverranno nella giornata odierna”.
“Desidero a riguardo sottolineare – aggiunge ancora il direttore regionale dell’INPS – l’enorme sforzo che le strutture dell’Istituto stanno facendo, anche in Sicilia, per rispondere in modo puntuale ed efficace alle richieste di prestazioni da parte di aziende e lavoratori. L’ultima rilevazione evidenzia e conferma, infatti, una significativa ed innegabile capacità di risposta, in termini di trattazione e celere definizione delle domande pervenute, anche per quanto concerne la Cassa Integrazione Guadagni in deroga”.
Per quanto riguarda le altre prestazioni a carico dell’Inps il report parla di 20,041 pratiche definite (su 21.005) per la Cassa integrazione ordinaria, 5811 per l’integrazione salariale ( su 8251 domande) e di 301mila 214 pagamenti del bonus da 600 euro
“Si presentano in linea con i dati generali – conclude il direttore regionale – tutte le altre prestazioni previste dal Decreto-legge 18/2020”.
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