Ripristinare la cassa integrazione in deroga.  Una richiesta che parte dalla Sicilia ma che rappresenta un’emergenza avvertita su tutto il territorio nazionale. Il deputato regionale di Attiva Sicilia, Sergio Tancredi, chiede al Governo nazionale di attivarsi per garantire il diritto alla sopravvivenza a quei lavoratori “che ancora una volta stanno pagando il costo di una pandemia che non colpisce tutti in eguale maniera”.

“Si ripristini il provvedimento della cassa integrazione”

E’ assolutamente inderogabile – sostiene Tancredi – che si ripristini il provvedimento della cassa integrazione in deroga scaduto lo scorso 31 dicembre. La nuova impennata dell’epidemia, peraltro ampiamente prevista, ha fatto tornare molti settori della nostra economia ai livelli di due anni fa, con molte aziende in palese difficoltà che riversano sui lavoratori gli effetti di questa crisi. Un fenomeno che soprattutto in Sicilia è più visibile perché l’economia della nostra regione e fortemente incentrata sul segmento del turismo e dell’accoglienza, settori che ovviamente più di altri risentono degli effetti della pandemia, coinvolgendo anche un indotto che rappresenta in maniera capillare il tessuto commerciale delle nostre città”.

“Oggi è più che mai inderogabile”

“Sono sempre stato convinto – continua Tancredi – che lo Stato, per garantire il rispetto di regole e leggi, debba mostrare in ogni frangente la sua credibilità tenendo in debito conto i disagi di una grande parte della popolazione che ormai da 2 anni è sottoposta a enormi sacrifici. Giustissimo garantire la salute pubblica, ma con celerità addirittura superiore a quella con cui si prendono provvedimenti di chiusura bisogna fornire garanzie a quei lavoratori costretti a rimanere a casa. Il ricorso alla cassa integrazione in deroga ha salvato dalla povertà assoluta migliaia di lavoratori. Oggi è più che mai inderogabile prevenire un’emergenza simile a quella che si verificò nel 2020. C’è in gioco la sopravvivenza di tanti italiani, il loro presente e, cosa non meno fondamentale, è necessario garantire loro la dignità e il rango di cittadini a tutti gli effetti. Il diritto al lavoro è fondamentale, quando esso viene meno che si attivino i sistemi più opportuni per non ridurre alla fame i lavoratori”.