Tre settimane di ritardo nelle procedure per l’erogazione della Cassa integrazione in Sicilia. L’Isola ha sottoscritto in ritardo l’accordo per la cassa in deroga ed ha anche inserito in quell’accordo il ricorso ad un ente bilaterale certificatore contestato dalle parti sociali e da quelle datoriali. Ma in più ad oggi non c’è ancora traccia del completamento delle domande nonostante la situazione difficile che vivono lavoratori e aziende.
“Tre settimane di ritardo sono inaccettabili per l’erogazione della Cassa integrazione in deroga in Sicilia” tuona adesso il presidente della Commissione Cultura, Formazione e lavoro dell’Ars, il deputato di Italia Viva Luca Sammartino -. Avevo segnalato il problema e come Commissione Lavoro avevamo chiesto, durante l’audizione della scorsa settimana, il potenziamento degli uffici per affrontare l’elevato numero di pratiche. Adesso le aziende siciliane sono senza sostegno. Musumeci deve pensare meno agli annunci e più ai fatti. Governare è una cosa ben diversa da fare dirette Facebook. Si facciano subito i decreti. I siciliani hanno bisogno di aiuto”.
“Non possiamo rischiare una macelleria sociale per via delle lentezze della pachidermica macchina regionale. C’è una platea di circa 150mila lavoratori siciliani che attende ancora la cassa integrazione e sui tavoli degli uffici della Regione ancora rimangono le pratiche che debbono essere trasmesse all’Inps” gli fa eco la deputata del M5s Simona Suriano aggiungendo che “i tempi di trasmissione si stanno allungando a dismisura lasciando nel guado migliaia di famiglie”.
“C’è un forte arretrato – aggiunge – nonostante il governo regionale abbia approntato una task force specifica, e ancora i lavoratori dovranno attendere settimane e settimane. Una situazione inconcepibile che sta penalizzando migliaia di famiglie siciliane in piena emergenza economica e che non hanno ancora avuto ciò di cui hanno diritto. Non possiamo permettere che ciò continui oltremodo con questi vergognosi ritardi: i lavoratori – chiosa la deputata del M5s – hanno bisogno di risposte”.
Intanto ieri sono giunte nuovo proposte di modifica alla finanziaria regionale e alcune riguardano proprio la cassa integrazione con la Uil, ad esempio, che ha chiesto nuove risorse per poter dare seguito a tutte le domande e per il passaggio della cassa integrazione dall’80 al 100% dello stipendio perso dal lavoratore a causa dell’emergenza.
“Da domani i nove Centri per l’impiego della Sicilia, con oltre 140 persone, inizieranno a trasferire all’Inps i primi 1.400 decreti per il pagamento della Cassa integrazione in deroga. Dalla prossima settimana , gli uffici lavoreranno da duemila a duemilacinquecento decreti al giorno, tutti trasferiti in rigoroso rispetto cronologico” la replica dell’assessore regionale al Lavoro Antonio Scavone.
“Notizie di inquietudine – continua il componente del governo Musumeci – sono consentite, notizie di strumentalizzazione rispetto a un problema così delicato, che riguarda la gente che ha difficoltà non solo ad aspettare un 27 che non arriverà, ma a sfamare la propria famiglia, non sono consentite a nessuno”.
“Ogni pentagramma – prosegue l’assessore – ha le sue note, nel pentagramma della politica spesso le note sono la polemica. Alcune volte anche fuoriluogo. Leggiamo in questo momento dichiarazioni, affermazioni, sulla Cassa integrazione in deroga: un’opportunità che viene data alle piccole aziende, alle aziende private con meno di cinque dipendenti, in alcuni settori. Rispetto a questo ambito, la Sicilia ha giocato una partita non solo importante e rigorosa, ma anche attenta e ricca di risultati”.
Per prima cosa la Regione ha cercato le risorse: la prima tranche ha superato i 108 milioni di euro, la seconda i 100 milioni di euro e complessivamente ci saranno a disposizione 300 milioni di euro, per una platea di percettori che dovrebbe superare le 220mila persone.
“Siamo partiti – sottolinea ancora Scavone – con un sistema molto attento, con una piattaforma informatica. Abbiamo verificato le procedure, le abbiamo semplificate, oltre a incontrare oltre cinquanta tra organizzazioni sindacali, datoriali e anche professionali. Abbiamo risposto come Regione a circa ottocento mail nel weekend, che ha preceduto l’avvio della Cassa integrazione in deroga. Proprio in queste ore con l’Inps – conclude – abbiamo integrato i sistemi informatici, quindi nessuna polemica sui sistemi che non dialogano”.
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