Oltre 233 milioni andranno a finanziare 115 progetti degli Iacp e 36 dei comuni siciliani per un totale di 141 nell’ambito del programma “Sicuro verde e sociale” e del relativo bando della Regione, definito anche con il confronto con Sunia Sicet e Uniat nel corso degli incontri dell’osservatorio regionale per la casa.
Ma mancano finanziamenti per altri 118 progetti
Fumata nera invece per altri 118 progetti per mancanza di finanziamenti. Lo rende noto il Sunia siciliano che con la segretaria regionale Giusi Milazzo “prende atto dello sforzo profuso da tutti i soggetti interessati per evitare di non cogliere questa straordinaria opportunità che consentirà di intervenire su un patrimonio abitativo pubblico in gran parte senza alcuna manutenzione straordinaria da decenni rendendolo più sicuro e migliorando la qualità della vita di chi ci abita”.
Milazzo, “Nessun progetto dai Comuni di Palermo e Catania”
Ma rileva anche “l’inerzia dei grandi Comuni come Catania e Palermo che non hanno presentato alcun progetto”. Milazzo aggiunge tuttavia che “i progetti proposti coprono solo una piccola quota dei circa 60mila alloggi pubblici, che la mancanza di progetti di riqualificazione già predisposti ha reso complesso l’iter per la partecipazione al bando, che il degrado edilizio che interessa più del 70% degli immobili va affrontato con una programmazione puntuale e con una progettazione che non può ricorrere solo a finanziamenti occasionali, che vanno comunque colte tutte le occasioni e le opportunità che consentano di intervenire per rendere più sicuri gli immobili e contrastarne lo stato di abbandono”.
Approvazione ed avvio interventi a marzo
L’approvazione e l’avvio del piano di interventi è previsto per marzo. Alla Regione il Sunia sollecita uno stanziamento aggiuntivo e continuo per gli obiettivi del piano che sono il miglioramento dell’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, l’intervento negli spazi esterni agli immobili, attraverso il finanziamento di proposte progettuali presentate dagli Istituti Autonomi per le Case Popolari e dai Comuni proprietari di patrimonio abitativo pubblico.
“Preoccupante non siano stati avviati progetti utilizzando la detrazione del 110%”
È inoltre preoccupante per il Sunia “che non siano stati ancora avviati i progetti per la messa in sicurezza sismica e per l’efficientamento energetico dell’edilizia erp utilizzando la possibilità della detrazione del 110%. Una misura questa – osserva Milazzo – che, per esempio, nella sola città di Catania potrebbe vedere interventi che interessano almeno 2000 alloggi. Vogliamo ricordare che per usufruire di questa possibilità gli Istituti autonomi hanno tempo sino a dicembre del 2023, perché il Governo e Parlamento, con un grave errore di sottovalutazione, non hanno ritenuto opportuno prevedere alcuna proroga”.
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