Sono appena stati ultimati gli interventi tecnici di riqualificazione dell’area adiacente al Vallone Scopalacqua, uno dei punti panoramici del
Geoparco Mondiale UNESCO Madonie, in territorio di Petralia Sottana lungo la SP 54. Si tratta di importanti azioni come infrastrutturazione e misure di sicurezza attorno all’area del geosito Scopalacqua visitata dagli ispettori Unesco nel corso dell’ultimo sopralluogo in Sicilia ed oggetto di precise osservazioni. I lavori sono stati effettuati in sinergia tra Ente Parco delle Madonie e Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale.
La cascata di Vallone Scopalacqua
Per il commissario straordinario Salvatore Caltagirone “Il lavoro continua senza sosta per recuperare la complessa situazione ereditata al mio insediamento. Non vi è tempo da perdere, occorrono i fatti e i fatti si ottengono solo grazie al lavoro che l’Ente attualmente sta effettuando, e con la giusta e condivisa visione futura”. La Cascata di Vallone Scopalacqua dà origine al torrente Mandarini, ed ha un dislivello di circa 40 m su rocce di quarzo fortemente inclinate. Attorno troviamo una rigogliosa vegetazione fra cui anche gli alberi di agrifoglio. A monte della cascata, si osservano rocce del Flysch Numidico e troviamo una specie botanica rara chiamata dai locali Filici francisi, una felce acquatica. Sul Geosito uno interessante studio è stato realizzato nel 2022 dai geologi fratelli Fabio e Alessandro Torre, cui è stato recentemente demandato il compito di redigere la nuova mappa dei Geositi del Geopark Madonie.
Geopark Madonie
Primo incontro programmatico tra i 22 Comuni dell’Unesco Global Geopark Madonie, i cui delegati e rappresentanti si sono ritrovati a Petralia Sottana su invito dell’Ente Parco delle Madonie e del GAL ISC MADONIE, in vista del perfezionamento della Rete Geopark nel territorio delle Madonie. Come ha spiegato in apertura lavori il commissario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone, “Questo passaggio permetterà di lavorare in sinergia ed affiatamento per migliorare ulteriormente l’infrastrutturazione dei geositi e il quadro dell’offerta turistica anche in chiave geologica”.
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