Una petizione per chiedere l’eliminazione del certificato verde: è questa la nuova campagna lanciata da Casa Pound in vista del 15 ottobre, data in cui entrerà in vigore l’obbligo di green pass anche per accedere ai luoghi di lavoro. A Palermo la raccolta firme si è tenuta ieri in Via Ruggero Settimo.

Rivendicata la “libertà di scelta vaccinale”

“Ci troviamo di fronte a un meschino tentativo di escludere dalla vita economica e sociale chi rivendica la propria libertà nella scelta vaccinale – si legge in una nota rilasciata dal movimento –. Di fronte alla mancanza di obbligatorietà del vaccino anti-Covid, non ci sono limitazioni accettabili, tanto più se imposte senza un reale intervento di rafforzamento del sistema sanitario nazionale. Dal 15 ottobre, come se non bastasse, ci troveremo di fronte al completo rovesciamento di uno dei cardini della nostra costituzione: dal rivendicare il diritto al lavoro, siamo passati a dover pagare per poter lavorare. Non possiamo rimanere fermi a guardare mentre questo governo, con la complicità della maggior parte del mondo politico, smantella ciò che rimane dello Stato sociale. Invitiamo tutti i cittadini liberi a firmare la petizione: non si tratta di essere pro-vax o no-vax, si tratta di difendere i principi fondamentali su cui si regge lo Stato italiano. Reagire è un dovere”.

Proteste anche degli studenti universitari

A protestare sono anche gli studenti universitari che protestano contro l’obbligo che scatta anche per loro per poter partecipare alle lezioni. “Tra le varie risposte date all’emergenza Covid – sostengono – vi è una, falsamente libera nella sua forma, autoritaria e ricattatoria nella sua sostanza, che il Governo italiano sta imponendo ai suoi cittadini”. Una certificazione verde definita – nella lunga lettera indirizzata al rettore Fabrizio Micari, al Senato accademico, ai professori e  tutti gli studenti – “discriminante” e che, “oltretutto, viene richiesta ora anche ai lavoratori, tutti, di settori pubblici quanto privati: categorie, anche queste, colpite come noi e a cui va la nostra solidarietà e vicinanza”.

 

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