La Direzione aziendale dell’Asp di Palermo ha costituito una commissione ispettiva “con il compito di esaminare tutti gli atti relativi ai processi di controllo e funzionamento”, nonché “di accertare l’esistenza di eventuali profili di responsabilità, anche omissiva, che dovranno essere contestati a quanti, a qualunque titolo, avrebbero dovuto intervenire a tutela dei disabili ed a tutela dell’immagine dell’Azienda, gravemente compromessa dai fatti oggi conosciuti”.
Sospeso con effetto immediato il dipendente coinvolto in inchiesta
L’Asp ha, inoltre, provveduto con immediatezza a sospendere dal servizio il dipendente coinvolto nell’inchiesta, in attesa di “porre in essere gli adempimenti correlati alle gravissime responsabilità che sarebbero emerse dal provvedimento di restrizione della libertà personale emesso dalle autorità competenti”.
“Lascia esterrefatti e addolorati – ha detto il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – la criminosa modalità di trattamento riservata a pazienti fragili, incapaci di difendersi sotto qualunque profilo. L’Azienda ha avviato immediatamente un’indagine interne affidata ad un nucleo ispettivo di tre Dirigenti”.
Intanto gli ospiti della struttura residenziale Associazione Suor Rosina La Grua Onlus sono stati “presi in carico” dall’Asp che ha provveduto sia al sostentamento, che alla tempestiva ospitalità in centri della provincia adeguati alle differenti tipologia di assistenza.
Razza, “Vicinanza a persone offese, chiederò atti per avviare indagine interna”
“Non appena gli atti saranno ostensibili, chiederò all’Autorità giudiziaria di potere acquisire il provvedimento cautelare emesso dal gip per avviare un’indagine interna all’Asp di Palermo finalizzata a verificare se sussistano responsabilità o mancati controlli da parte dei dipartimenti competenti. Non sono più disposto ad accettare che fatti di questa meschina violenza contro persone inermi passino nel silenzio, come se la pubblica amministrazione non abbia un onere di controllo. Alle persone offese da queste condotte indegne e immorali, e ai loro familiari, giunga la mia solidarietà e il mio personale pensiero di vicinanza”. Lo afferma l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza in merito ai maltrattamenti subiti dai disabili fisici e psichici residenti nella struttura di Castelbuono al centro dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Termini Imerese.
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