Palermo

Caronte&Tourist, dopo lo stato di agitazione scattano i primi ritardi sui traghetti

Primi disagi alla viabilità marittima dopo il mancato accordo tra sindacati e Caronte&Tourist: dal 19 al 22 novembre si verificheranno ore di stop a bordo delle navi della società marittima. I mezzi partiranno con un’ora di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Saranno quattro giorni di parziale arresto che coinvolgeranno i mezzi da Trapani a Milazzo fino a Porto Empedocle dando avvio allo stato di agitazione. Sarà coinvolta anche la nave Vesta, mezzo per il servizio di collegamento tra Palermo e Ustica.

Avvio alle assemblee unitarie a bordo

Sono state indette delle assemblee tra il personale e i sindacalisti per discutere circa le condizioni di impiego all’interno della società. I traghetti per Milazzo, Messina, Palermo, Trapani e Porto Empedocle partiranno con ore di ritardo. A presenziare, i dirigenti sindacali della Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Traporti a supporto dei lavoratori nel percorso di rivendicazione e dialogo con la dirigenza della società C&T.

I fatti precedenti

E’ dello scorso 7 novembre l’accordo stipulato tra Regione, C&T e sindacati. “Ci è stato garantito che l’azienda provvederà al pagamento degli stipendi al 100% – ha detto Katia Di Cristina segretaria generale Sicilia Uil Trasporti – l’assessorato ha inoltre richiesto alla società che tale disagio non si verifichi. Sul piano tecnico ci sono ancora delle cose da risolvere rispetto ad accordi già firmati che al momento l’azienda non sta onorando, nei prossimi giorni ci sarà una nuova convocazione per discutere di altri punti della vertenza”.

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Altre tensioni per i dipendenti della C&T

Dopo l’ok sugli stipendi giungono altre tensioni. Nel corso dell’incontro dello scorso 13 novembre tra sindacati e vertici della società marittima non si raggiunge l’accordo sul piano tecnico. La posizione dei sindacalisti è ferma. “Il malcontento e la frustrazione dei lavoratori è tale che si rischia sulla sicurezza sul lavoro – ha detto Giancarlo Milano, coordinatore Filt Cgil Sicilia – noi non siamo disposti a fare retromarcia in nessuno degli accordi firmati – continua – le assunzioni devono essere completate e le turnazioni non possono essere negoziate – conclude – questa azienda inoltre puntualmente non paga le scrivanie virtuali (i lavoratori di manutenzione che vengono riconosciuti tramite uno straordinario al mese)”.

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